MILANO – Anche manifestare è possibile persino in tempi di contagio, basta farlo seguendo le regole del distanziamento sociale. Proprio rispettando le misure di sicurezza, i gestori di molti locali di Milano si sono riuniti durante la mattina di mercoledì 6 maggio per manifestare. All’Arco della Pace le sedie disposte una lontana dall’altra, ha preso luogo la protesta dei proprietari per far sentire la propria voce al Governo. Tutto a posto, salvo che poi in tanti sono stati sanzionati con l’accusa di aver creato assembramento. La questione è controversa. La leggiamo da milanotoday.it.
Gestori scendono in piazza a Milano
Si sono organizzati e, mercoledì mattina, hanno riempito di sedie vuote piazza Sempione, davanti all’Arco della Pace. Sulle sedie i cartelli con la scritta “se apriamo falliamo: io non apro”. La singolare protesta è stata messa in atto da gestori di bar, ristoranti e locali milanesi (più di settemila attività in tutta la città).
Le sedie vuote simboleggiano il timore di molti gestori: quello di aprire i locali ma vederli vuoti. Capofila della protesta il ristoratore Alfredo Zini, presidente del gruppo Imprese Storiche di Confcommercio. «Chiediamo regole certe per riaprire presto – ha affermato – per non creare problemi per i nostri dipendenti e clienti, e chiediamo anche di rivedere i costi strutturali, perché non si può pensare a un fondo perduto di qualche migliaia di euro: i costi saranno maggiori, soprattutto per garantire l’occupazione».
Il timore è che circa duemila locali milanesi potrebbero trovare più conveniente chiudere “bottega” piuttosto che riaprire in condizioni sfavorevoli. «Vogliamo pagare, non chiediamo assistenzialismo, ma i costi devono essere riparametrati a media e lunga scadenza», ha continuato Zini. Alla manifestazione, mercoledì, hanno partecipato circa cento persone con le loro sedie vuote.
E intorno alla manifestazione il “giallo” dei verbali. Mentre gli agenti del commissariato Sempione, alle sette di mattina, si sono recati sul posto per identificare i partecipanti, secondo alcuni ristoratori altri agenti di polizia avrebbero poi “staccato” multe da 400 euro ciascuna per ognuno dei manifestanti.