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lunedì 25 Novembre 2024
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Agrigento: come procede la Fase due dal punto di vista di un gestore

In una nota pasticceria della città, sono undici le persone lasciate a casa per colpa dell'emergenza Covid-19. Il titolare dell'attività: "Tornare al lavoro ci tira su il morale“. Ripartire è necessario non solo dal punto di vista economico, ma anche psicologico

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AGRIGENTO – Qualche giorno è passato dall’inizio ufficiale della Fase 2 che, per i pubblici esercizi da nord a sud ha significato alzare le serrande e consentire l’asporto oltre che il delivery. Quali sono le impressioni degli stessi gestori di queste prime giornate di riapertura? A parlarne su agrigentonotizie.it, il titolare Vincenzo Albanese.

Agrigento: anche qua si riparte dall’asporto

La prima giornata è stata molto lenta, però la fortuna di riprendere il nostro lavoro è qualcosa che ci tira su il morale”. Così l’esercente commerciale Vincenzo Albanese, ai microfoni di AgrigentonoNotizie, traccia il bilancio del primo giorno di ripresa delle attività del suo bar. Dopo circa due mesi di chiusura delle attività, l’avvio della “fase 2” – per molti – si è tradotta anche nell’opportunità di ritornare alla consueta colazione del bar. I cornetti, infatti, nel primo giorno di apertura, sono stati i prodotti di pasticceria più ricercati.“

Sulle limitazioni imposte dalle normative, e le conseguenti perdite dei profitti

Il giovane esercente di Agrigento, ha dovuto lasciare, momentaneamentem a casa ben undici dipendenti. “Stiamo facendo un terzo delle nostre possibilità – dice il titolare del bar – stiamo lavorando solo i soci, abbiamo undici persone a casa che purtroppo, non possiamo riprendere perché manca il lavoro. Gli aiuti non arrivano, non arriva la cassa integrazione, non arriva niente”.“

Il video dell’intervista, a questo link.

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