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lunedì 25 Novembre 2024
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A Biella la benzina per la ripartenza è data dall’espresso take away

Ci vorrà un po' per riprendere il giro – commenta il titolare di Pizza Max in piazza Martiri, Massimo Parente –, la gente ha paura e ci siamo attrezzati fin da subito con guanti, mascherine e disinfettanti. Bisogna fare le cose come si deve»

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BIELLA – La Fase 2 ha il volto coperto dalle mascherine delle persone che finalmente escono per una passeggiata. Ma ha anche un profumo: quello del caffè che al bar torna a farsi sentire. E’ vero, si tratta della formula d’asporto, ma sembra che questo primo passo sia sufficiente a ridare speranza a consumatori e gestori per guardare al futuro. Cosa è successo a Biella, lo leggiamo da lastampa.it di Stefania Zorio.

Biella riparte con l’espresso d’asporto

Via libera da ieri al take away, tra i sorrisi dei commercianti che hanno tanta voglia di lasciarsi l’emergenza alle spalle. In alcune vetrine ci sono ancora i cartelli con la scritta «andrà tutto bene» messi prima del lockdown. Ma qua e là, oltre a quelle delle farmacie, ieri in centro si sono rialzate altre serrande ed è tornato un po’ di movimento. Sono quelle che hanno avuto il via libera dall’ultimo decreto: librerie, negozi di abbigliamento per bambini, ciabattini e, soprattutto, bar e pizzerie che si sono organizzati per caffè e cibi da asporto.

Mascherina e guanti, Stefania Graglia

Che gestisce il Caffè Torrefazione in via San Filippo assieme alla sorella Stefania, ha preparato sul bancone una serie di sacchetti di carta pronti per metterci dentro brioches e caffè da portare via. «Sono venuti diversi clienti abituali – racconta Stefania -, e anche qualcuno di passaggio che ha confessato di avere una gran voglia di bere un caffè al bar. Non è ancora la normalità, ma dà soddisfazione».

Biella: a terra ci sono le strisce che indicano le distanze da rispettare, ma Stefania si sta già preparando in vista dell’estate

Ha comprato un bancone da esterno dove servirà caffè e yogurt. Angela del City Bar in piazza 1° Maggio deve ancora capire bene come organizzarsi, ma non appena ha alzato la serranda ha subito servito qualche caffè. Da «Zucchero e Filato» è invece via libera all’asporto di caffetteria, pasticcini, gelato e pranzi di lavoro.

«Devo ancora capire il volume di lavoro – racconta il titolare Simone Frezzato –, ma di gente ne è venuta. Poi ho pubblicato sul sito un menu di piatti per pranzare in ufficio che gli interessati prenotano e io preparo».

Anche i bar fuori Biella hanno lavorato

E’ il caso di Barbara Romeo di «Un’altra pausa caffè» a Gaglianico. «Dopo tutti questi mesi di chiusura forzata non mi posso lamentare. Caffè, cappuccini e brioches sono andati a ruba. Si tratta per lo più di clienti abituali, ma sono comunque contenta».

Tra le aperture più attese c’erano quelle dei negozi di abbigliamento per bambini, anche se vengono considerati tali solo fino ai 13 anni; quelli fino ai 18 crescono altrettanto velocemente, ma sono costretti a fare acquisti online. Serjent Major e Arthur hanno fatto servizio di consegna a domicilio, ma non vedevano l’ora di riaprire i battenti.

«Con i clienti abbiamo mantenuto sempre un buon rapporto – commenta Michela di Serjent Major –, ma tornare gradualmente alla normalità fa bene a tutti». Alessia e Donatella di Arthur devono ancora togliere i vestiti invernali dagli scaffali: «Speriamo solo – commentano – che chi governa capisca che l’emergenza ci ha fatto toccare il fondo e dobbiamo cogliere l’occasione per fare rivivere il centro una volta per tutte».

Via libera anche alla riapertura delle librerie

«Devono ancora arrivarci le mascherine, i guanti e i disinfettanti che abbiamo ordinato 15 giorni fa – racconta Chiara Pavese di Robin –, per aprire al pubblico in sicurezza. Ma è questione di giorni. Adesso chi vuole può venire al mattino a chiedere informazioni e continuiamo con la consegna a domicilio». Ieri ha riaperto anche «Il ciabattino e altro» in via Italia.

«Lavoricchiamo – commenta il titolare Davide Corà –, anche se solo quando apriranno tutti i negozi della zona potremo dire di aver ripreso davvero». Via libera anche al take away delle pizze. «Ci vorrà un po’ per riprendere il giro – commenta il titolare di Pizza Max in piazza Martiri, Massimo Parente –, la gente ha paura e ci siamo attrezzati fin da subito con guanti, mascherine e disinfettanti. Bisogna fare le cose come si deve». ​​​​​​​

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