MILANO – Il crollo del real trascina al ribasso i prezzi del caffè, che perdono ulteriore terreno nella prima seduta della settimana. Il contratto per consegna luglio dell’Ice Arabica ha chiuso lunedì a 106,20 centesimi, ai minimi delle ultime cinque settimane. Venerdì, il benchmark newyorchese aveva lasciato sul campo 565 punti chiudendo a 106,75 centesimi subendo le massicce liquidazioni dei fondi. Intanto, il real ha registrato ieri nuovi minimi storici sul dollaro, che hanno costretto la Banca centrale di Brasilia a scendere in campo.
La moneta brasiliana risente pesantemente del caos politico interno. La linea decisionista del presidente Jair Bolsonaro è sempre più controversa: la settimana scorsa si è dimesso il popolare ministro della giustizia Sergio Moro.
Mentre diventa sempre più marginale anche il ruolo dell’altro “superministro”, il (sin qui) influente titolare del dicastero dell’economia Paulo Guedes. Meno di due settimane fa, Bolsonaro aveva giubilato il ministro della sanità Luiz Mandetta.
Ma la debolezza dei prezzi è motivato innanzitutto dalla difficile situazione economica e dalla prospettiva di una recessione globale, che potrebbe ridimensionare la domanda Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.Contenuto riservato agli abbonati.
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