VERONA – Come molte aziende che in questo periodo di chiusura forzata, hanno trasformato la loro produzione per affrontare il contagio, magari confezionando mascherine o mettendo a disposizione disinfettanti, anche i distributori automatici hanno trovato una nuova forma. Al posto del caffè, la loro funzione potrebbe esser convertita nell’erogazione di mascherine. Dispositivi che, tutti lo sanno, sono indispensabili quanto l’ossigeno in questo periodo. L’idea si è concretizzata in provincia di Verona, in Valpolicella, dove due ditte la Steal e la Newpsystem, hanno unito le forze con la Veneto Vending per realizzare la vending machine della salute. Leggiamo la notizia completa dall’articolo di Lorenzo Fabiano per corrieredelveneto.corriere.it.
Distributori: la nuova vita dopo il caffè
Verona, tre amici, due chiacchiere e un caffè al distributore automatico. Poi, l’idea: «E se nel distributore automatico ci mettessimo le mascherine?». Così, con una buona dose d’ingegno e intraprendenza, due ditte della Valpolicella (la Steal, che produce cinture in pelle, e la Newpsystem specializzata in impianti elettrici) si sono coalizzate con un’altra impresa veronese, la Veneto Vending che si occupa di distributori automatici. Ed è nato un business tutto nuovo.
Un passo indietro
In piena emergenza Covid-19 alla Steal, i titolari avevano bisogno delle mascherine per i propri dipendenti ma dinanzi ai prezzi esorbitanti che gli chiedevano i fornitori, hanno deciso girare i tacchi e di produrle in proprio. Per convertire gli impianti, chiamano la Newpsystem dell’amico Graziano Riolfi. Fanno undici test, fino a dare inizio alla produzione. Il cerchio si chiude con il prodotto che viene inserito negli apparecchi della Veneto Vending di Simone Molinari.
Di fronte alla casa di riposo
Così il primo distributore automatico di mascherine nella provincia di Verona, questa settimana lo hanno piazzato loro davanti all’ingresso della casa di riposo per anziani di Marano di Valpolicella. «Il Comune aveva bisogno di mascherine per la struttura; le prime trecento le abbiamo donate» racconta Molinari. I dispositivi sono riutilizzabili in quanto lavabili col vapore dell’alcol denaturato. Il prezzo è di 2,50 euro l’una.
«Oltre alle mascherine – spiega Molinari – il distributore eroga anche guanti e gel igienizzante. In un solo giorno, abbiamo dovuto ricaricarlo già due volte. Ora stiamo per installarne altri quindici nella zona del Lago di Garda e in Valpolicella».