MILANO – La Bialetti, azienda di macchine moka ed elettriche per il caffè, si quoterà a Piazza Affari il prossimo anno.
Lo ha detto l’amministratore delegato e vice presidente del gruppo, Alberto Piantoni, dopo alcune ipotesi di stampa che avevano indicato entro la prossima primavera la quotazione e individuato in Ubm e Centrobanca gli advisor.
«Ci quoteremo nel 2007 – ha detto l’amministratore delegato e vice presidente del Gruppo ora di proprietà della famiglia Ranzoni, Alberto Piantoni a margine del convegno organizzato a Milano da Symbola sul Made in Italy.- nel corso dell’anno, non abbiamo ancora deciso il periodo dell’anno per l’Ipo. Gli advisor? Stiamo esplorando diversi canali».
La quotazione in Borsa è uno degli obiettivi che Piantoni, si era dato già ad inizio 2006.
Da allora il gruppo bresciano ha proseguito la strategia di consolidamento delle passate acquisizioni, in particolare quella della bresciana aeternum, storico marchio bresciano del pentolame.
All’inizio del 2005 Bialetti aveva tentato di acquisire le pentole Lagostina (anch’esse di Omegna), ma all’ultimo momento l’operazione era sfumata a causa dell’offerta vincente della francese Seb.
Il gruppo guidato da piantoni, nonostante sia noto in tutto il mondo per la Moka express dell’omino coi baffi, vede buona parte dei suoi ricavi arrivare dal pentolame.
Un terzo, invece, proviene dalla vendite delle caffettiere, mentre la parte residuale dei ricavi è generato dei piccoli elettrodomestici a marchio Girmi.
Nel 2006 il fatturato di circa 220 milioni, l’ex gruppo di Omegna ora ha sede a Coccaglio in provincia di Brescia.