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venerdì 22 Novembre 2024
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Cma, vince sempre Roberto Trevisan l’italiano di Praga ma regala la vittoria a Isabella Bressan Urizzi

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SUSEGANA (Trevisto) – Successo nella sede della Cma per la penultima delle semi-finali del campionato nazionale baristi, prova di categoria legata al World Barista Championship.
Alla manifestazione, organizzata da Cma macchine per caffè espresso in collaborazione con Mazzer, hanno partecipato professionisti provenienti sia dal Veneto sia da altre regioni. Ad accompagnare i concorrenti in gara le macchine elettroniche Gloria di Cma e i macinini Superjolly della Mazzer.

La Giuria era presieduta da Patrizio Brusoni (responsabile Scae Italia) e costituita da Daniela Dapas (Planet Coffee), Silvia Vecchiato (dottoranda in Scienza, Tecnologia ed Economia dell’Industria del Caffè presso l’Università di Trieste) ed Andrej Godina (esperto di caffè per la Cciaa di Trieste).

Di nuovo ha vinto uno straniero, ma era Roberto Trevisan, da anni residente a Praga, che ha gareggiato utilizzando una particolare miscela di espresso decaffeinato preparata per l’occasione dalla Demus, azienda triestina che decaffeinizza caffè dal 1962.

Il barista bolognese, ormai ceco d’adozione per via del suo lavoro a Praga, ha però cavallerescamente rinunciato al lasciapassare per Rimini, in quanto già vincitore della semi-finale svoltasi a Trieste.

Così ad aggiudicarsi l’accesso alla finale è stata Isabella Bressan di Treviso che in classifica aveva preceduto Nicola Goriup di Grado; quarto il barese Michele Pastoressa finito prima di Roberta Bressan, sorella di Isabella, quinta.

Soltanto positive le impressioni dei partecipanti, a testimonianza di quanto possa essere importante per i baristi italiani organizzare gare di questo genere: “E’ stato stupendo – ha detto Gariup – un’emozione impagabile. Normalmente insegno la cultura del caffè, ma in queste giornate mi sono sentito come al primo giorno di scuola”.

Dello stesso avviso anche il pugliese Michele Pastoressa: “Ringrazio Cma per avermi consentito di accrescere il bagaglio tecnico durante questi due giorni. Queste iniziative possano mettere in risalto l’aspetto socio-culturale e comunicativo del barista verso la clientela ”.

La manifestazione, è sicuramente uno strumento per affinare le capacità dei baristi italiani, spesso non molto preparati e fantasiosi come i colleghi esteri.

“ E’ importante che vengano organizzate queste manifestazioni nel nostro Paese – afferma Flavio Urizzi, export manager di Cma – per elevare le competenze dei nostri baristi e dimostrare al WBC che Espresso e Cappuccino parlano ancora italiano, contrariamente a quanto si possa pensare”.

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