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venerdì 22 Novembre 2024
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Costa Rica: chiusa la 24a Conferenza sulla scienza del caffè

Gli interventi hanno affrontato i temi “Caffè e salute” e “Produzione di caffè sostenibile e mutamento climatico”. L’Asic, fondata da Ernesto Illy, è presieduta da Andrea

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MILANO – Giornata conclusiva quest’oggi, a San José di Costa Rica, della 24aConferenza internazionale sulla scienza del caffè dell’Asic (“Association pour la science et l’Information sur le Café”).

L’evento biennale si è svolto per la prima volta in un paese dell’America centrale. La regia organizzativa è stata dell’Icafé, l’autorevole Istituto costaricano del caffè.

Costituita a Parigi nel 1966, l’Asic è un organismo unico nel suo genere, che ha come mission la promozione e il coordinamento delle ricerche scientifiche finalizzate a un miglior utilizzo del caffè e dei suoi derivati, nonché il miglioramento della qualità a vantaggio dell’intera filiera produttiva.

L’associazione è attualmente presieduta da Andrea IllyErnesto Illy ne è stato cofondatore e più volte presidente.

Due i temi in primo piano nella conferenza di quest’anno: “Caffè e salute” e “Produzione di caffè sostenibile e mutamento climatico”. Per trattare di queste tematiche si sono dati appuntamento al centro congressi dell’Hotel Ramada Plaza Herradura centinaia di specialisti da tutto il mondo.

Ben 170 i relatori internazionali. Nel corso dell’assise hanno presentato 85 studi. E 200 poster scientifici.

La conferenza si è aperta lunedì, alla presenza del vice presidente della repubblica della Costa Rica Luis Liberman, con gli indirizzi introduttivi dello stesso Illy, del direttore esecutivo Ico Robério da Silva e della presidente del comitato organizzatore, nonché vice ministro costaricano dell’agricoltura, Xinia Chaves.

È seguita una conferenza magistrale tenuta dal direttore generale dell’Istituto Interamericano di Cooperazione per l’Agricoltura (Iica) Victor Villalobos, che ha fatto il punto sulla situazione del settore del caffè in America centrale.

Come è consuetudine, il resto della giornata inaugurale è stato occupato da una poster session divulgativa – “Consumo di caffè e fisiologia umana” il tema prescelto – con i contributi di una decina di scienziati e ricercatori provenienti da tutto il mondo.

Dedicata alla bio-chimica del caffè la giornata del martedì, che ha visto la partecipazione di una qualificata rappresentanza di specialisti del nostro paese. Di marca italiana lo studio “Qualità in tazza del caffè espresso: i dati da dieci anni di ricerche” (Severini, C., Romani, S., Cevoli, C., Derossi, A.), presentato nel corso della mattinata.

A presiedere le due sessioni della giornata Marino Petracco (Università del Caffè Illy) e Carla Severini (docente presso l’Università degli Studi di Foggia).

Genomica e genetica, biotecnologia e agronomia, sostenibilità e qualità del caffè sono stati i temi trattati mercoledì.

Tra le problematiche in evidenza, l’impatto del mutamento climatico sulla coltura del caffè e le possibili strategie di adattamento.

Nella giornata di ieri, infine, si è parlato di agroecologia, miglioramento della produttività idrica e lotta alle avversità fitopatologiche. Da ricordare, inoltre, un approfondimento dedicato alla produzione di caffè arabica nella regione cinese dello Yunan.

Il programma si conclude quest’oggi con le visite guidate a due istituzioni scientifiche costaricane di eccellenza. Il Catie (Centro agronomico tropicale per la ricerca e l’insegnamento superiore). E il CENIBiot (Centro nazionale per le innovazioni biotecnologiche).

La prossima edizione della Conferenza si svolgerà nel 2014 in Colombia; ad Armenia, capoluogo del distretto del Quindío, nel cuore del Paisaje Cultural Cafetero. Un’area di straordinario valore paesaggistico e culturale recentemente inclusa nel Registro del patrimonio mondiale dell’Unesco.

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