MILANO – Bere caffè aumenta davvero il colesterolo? Così sostiene uno studio scientifico compiuto su una platea di 14 mila norvegesi. Ma i suoi risultati vanno contestualizzati alle abitudini di consumo dei paesi del nord, come spiegano gli esperti collegati all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Scopriamo di più riprendendo quanto riportato dal sito Ultima Ora News.
Nei norvegesi cui si riferisce lo studio a cui accennavamo in precedenza, è stato appurato un aumento del colesterolo nei soggetti abituati a bere caffè bollito non filtrato. Un dato non contestabile quindi, ma il responsabile è veramente il caffè.
In realtà, la colpa di questo innalzamento dei valori nel sangue va innanzitutto alle modalità di preparazione del caffè.
Il caffè andrebbe sempre filtrato, perché utilizzarlo in maniera diversa lascia nel prodotto le sostanze che inducono un aumento del colesterolo, cioè cafeolo e cafestolo
Il caffè è un prodotto che presenta al suo interno dei grassi, ma in percentuale minima, soprattutto se lo consumiamo senza latte e senza zucchero.
Ecco perché non è il caffè in sé a essere il colpevole.
Chi soffre di colesterolo alto può bere caffè?
Ricapitolando, il caffè non è una bevanda che incide sul livello di colesterolo del sangue. Attenzione però a non abusarne, soprattutto quando si hanno problemi di colesterolo. Detto già che il caffè va preso bevuto filtrato, anche la tipologia di caffè assume la sua importanza.
Per un soggetto che magari geneticamente è predisposto ad avere problemi con il colesterolo, meglio un caffè con poca caffeina. E non superare le tre tazzine al giorno, naturalmente meglio senza zucchero.
In definitiva, non sarà una tazza di caffè al giorno ad aumentare i valori del colesterolo, soprattutto se preso filtrato, con poca caffeina e di arabica.