venerdì 18 Ottobre 2024

La cerimonia del tè alla menta, un gesto di benvenuto e condivisione

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MILANO – Tè e caffè ci portano alla scoperta di usanze affascinanti che sopravvivono ancora oggi nella cultura di molti paesi: una di queste è la cerimonia del tè alla menta, diffusa in particolar modo in Marocco. Ecco come la descrive Vincenzo Trepiccione in un articolo per l’Agenzia Stampa Italia, di cui citiamo i passaggi più interessanti.

Per preparare la Cerimonia del Tè alla menta, che in Arabo Standard Moderno viene detto shāy bin-naʿnāʿ oppure shāy maghribiyy ( شاي بالنعناع oppure شاي مغربيّ ) oppure in Arabo Marocchino (detto Darija ) viene detto ’Atāy bin-naʿnāʿ ( أتاي بالنعناع ), bisogna prima di tutto far bollire l’acqua in un bollitore e nel frattempo mettere in una teiera tre cucchiaini di tè verde.

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Una volta bollita l’acqua, viene versata nella teiera una piccola quantità di acqua bollente, e questo serve per pulire la teiera e far aprire le foglie di tè.

Dopo questo gesto l’acqua viene buttata (per tre volte) e nella teiera vengono messi una manciata di foglie di menta, due cucchiai (oppure 8 zollette) di zucchero ed infine l’acqua bollente.

Dopo aver atteso qualche minuto, il tè è pronto per essere servito in un modo molto particolare e scenografico, come in una favola araba, seduti a terra o su dei cuscini a gambe incrociate con lo sfarzo del vassoio argentato.

Il padrone di casa, o colui che gestisce una caffetteria, versa il tè magistralmente e con precisione nei bicchieri di vetro portando la teiera di argento dal centro del bicchiere dal basso verso l’alto a mo’ di fontana fino al riempimento dei bicchieri senza versarne nemmeno una goccia fuori.

Questa cerimonia è un gesto di benvenuto all’ospite sia in famiglia che nei locali pubblici ed è di consuetudine bere questo tè in segno di condivisione, rispetto e apertura.

Il tè viene accompagnato con datteri, dei biscotti come le Fekkas oppure altri tipi di dolci locali, quali ad esempio Baghrir e via dicendo.

Anche nel deserto non manca questo rito magico e, secondo i berberi, bisogna gustare almeno tre bicchieri di tè alla menta in quanto più il tè è in infusione più diventa forte e amaro. A tal proposito i berberi dicono che “Il primo bicchiere è amaro come la vita, Il secondo è forte come l’amore, Il terzo è come calmante come la morte.”

Questa cerimonia non può assolutamente mancare durante le feste, quali matrimoni, Radaman e altre feste importanti.

Vincenzo Trepiccione

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