MILANO – PepsiCo, la holding che produce tra gli altri marchi la Pepsi Cola, storica rivale della Coca Cola ha annunciato per il prossimo anno, ma soltanto negli Stati Uniti, una sua nuova bevanda questa volta al caffè: Pepsi café. La caratteristica principale di questo prodotto che sarà distribuito soltanto in lattine, è il contenuto di caffeina. Che sarà il doppio di quella contenuta nella Pepsi Cola standard che non supera i 38 milligrammi per le 12 once della confezione mini slim. Quindi ben al di sotto della quantità presente nello stesso volume di caffè. Caffè di cui non si indica l’origine ma soltanto che sarà Arabica.
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Con questo annuncio PepsiCo ha definitivamente preso atto della situazione. «Quello delle cole è un settore che segnato il passo negli ultimi 20-30 anni», ha detto Todd Kaplan, vicepresidente del marketing di Pepsi. Aggiungendo: «Dato che le preferenze dei clienti si evolvono continuamente anche Pepsi deve cambiare per accontentare nel modo migliore le esigenze dei consumatori».
La nuova Pepsi café sarà disponibile in due gusti: caffè semplice e vaniglia. Si noti che la Pepsi arriva diversi mesi dopo che la rivale Coca-Cola ha presentato e già messo in vendita la sua bevanda a base di caffè, la Coca-Cola Plus coffee.
Sullo sfondo di questa raffica di lanci, o di annunci come nel caso della PepsiCo, il crollo dei consumi delle cole perché cresce in tutto il mondo la consapevolezza dei danni per la salute dal consumo di bevande ricche di zucchero.
La nuova tendenza sono le bevande senza zucchero che siano funzionali e apportino benefici di tipo energetico o nutrizionale.
Al momento dell’annuncio, in una nota diffusa attraverso l’ufficio stampa, i dirigenti della PepsiCo si sono detti «abbastanza sorpresi dalla sinergia tra cola e caffè».
Danielle Barbaro, direttrice di ricerca e sviluppo di PepsiCo sostiene che «una volta assaggiata questa nuova bevanda, si nota subito che i sapori sono ben amalgamati». Sempre Barbaro descrive Pepsi café «come una cola avanzata con note di caffè. E la vaniglia, che contiene anche la stessa quantità di arabica dell’altra, ha un gusto più cremoso e vicino a quello del latte»