MILANO – Mai così in alto da gennaio 2018: New York consolida la ripresa in atto da inizio autunno con un’altra settimana di rialzi, che riportano stabilmente la scadenza principale in area 120 centesimi. Il contratto per scadenza marzo ha guadagnato in settimana 575 punti (+4,8%). Andamento positivo sin da lunedì 2 dicembre con chiusura a 122 centesimi, in ripresa di 295 punti dall’ultima seduta di novembre.
Ulteriore colpo d’ala il giorno successivo, con guadagni nell’ordine dei 180 punti, che hanno portato il benchmark a 123,80 centesimi.
Le prese di beneficio hanno portato a un parziale ripiegamento (-255 punti) nella seduta di metà settimana, a 121,25 centesimi.
Ma l’orientamento è tornato a essere rialzista sin da giovedì. Violato un livello chiave di resistenza, marzo è volato a un massimo di 125,30, per terminare a 124,85.
Chiusura venerdì a 124,80 centesimi, in lievissimo flessione sul giorno precedente, dopo aver raggiunto in corso di contrattazione un intraday di 127,25 centesimi
Simili livelli di prezzo non si vedevano a New York, sulla scadenza principale, dal lontano gennaio del 2018
Londra intanto torna in area 1.400 dollari: chiusura venerdì 6 dicembre a 1.402, più modestamente in rialzo di 17 dollari rispetto alla settimana precedente e ai massimi delle ultime due settimane.
Nessun fatto nuovo è intervenuto sul fronte dei fondamentali: la forte ripresa intervenuta negli ultimi 3 mesi (oltre il 30% rispetto ai minimi di inizio settembre) sulla borsa degli arabica va letta principalmente come un assestamento del mercato a fronte della prospettiva di un deficit di offerta per l’annata caffearia corrente.
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