Il dato più importante da registrare in questa avventura è il totale di caffè raccolto dai 15 baristi italiani, che ammonta a 1167,5 chili. Una vera e propria montagna di chicchi che rimarrà alla famiglia Atienza ed il cui equivalente verrà pagato ai contadini della Hacienda San Pedro, per sottolineare quel legame di rispetto e comunione che si è venuto a creare con i recojidores portoricani e che sta alla base di questo coffee reality show.
Dopo un’esperienza sul campo di sei giorni, fatta di fatica, cultura e condivisione, è il momento di fare i bagagli e partire ma prima c’è ancora il tempo per visitare due delle maggiori caffetterie di San Juan, la capitale del Porto Rico: Gustos ed il Cafè San Pedro, di proprietà della famiglia Atienza.
Gustos, un piccolo angolo di paradiso caffeicolo incastonato nella zona industriale di San Juan, è esattamente quello che il nome potrebbe suggerire: un insieme di sapori e sensazioni originati da migliaia di chicchi di caffè. I concorrenti sono stati accolti da Omar, proprietario del caffè, che ha condotto i baristi in un tour guidato all’interno del suo locale, una via di mezzo tra una torrefazione ed un ristorante, ricercato ma casual.
La tappa del Cafè San Pedro segna invece, fisicamente ed idealmente, la fine del viaggio dei baristi, la quadratura del cerchio: così come il caffè dalla finca omonima raggiunge le tazzine del locale della famiglia Atienza, così i 15 baristi hanno completato il loro percorso che li ha portati ad essere raccoglitori e poi, nuovamente, baristi. Ed è infatti qui che il vincitore di questa prima edizione del coffee reality show è stato dichiarato tale, ovviamente da Francesco Sanapo, creatore di questo inedito format televisivo, a metà tra un documentario dinamico ed un più canonico reality show.