MILANO – Come e quanto incidono le diverse voci di costo lungo la catena del valore dei caffè speciali? La Sca ha da poco aggiornato la tavola “Economia della catena di approvvigionamento del caffè: una panoramica illustrativa”. Si tratta di una tabella – compilata per la prima volta nel 2014 – che sintetizza il flusso di valore lungo la supply chain del caffè di alta qualità.
I dati – provenienti da diverse fonti – sono stati aggregati nell’intento di rappresentare una tipica catena di approvvigionamento.
Gli importi esatti possono variare in funzione di vari fattori, ma gli autori tengono a sottolineare che le proporzioni tra le varie voci sono state rigorosamente rispettate.
Da dove arrivano i dati
La tavola aggiornata combina i dati relativi a torrefattori, esercenti e importatori provenienti da varie fonti compresi gli studi e i report della Sca. Lo scopo è quello di illustrare la distribuzione del valore lungo la filiera e la misura in cui le varie voci di costo entrano nel quadro economico del caffè.
È importante sottolineare che la tabella prende in considerazione il caffè all’americana servito nei classici bicchieroni To Go.
Considerando la realtà tipica del bar all’italiana che serve l’espresso, l’incidenza delle voci di costo sarebbe necessariamente diversa.
Ciò appare evidente considerando il numero di tazze preparabili con una libbra (453,592 grammi) di caffè tostato: appena 15 secondo la tabella, contro una sessantina nel caso dell’espresso.
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