MILANO – Nando Ottavi, presidente del Simonelli Group, è una presenza storica negli HostMilano dell’ultimo ventennio. Stavolta però, Simonelli Group si è superata ed ha portato due novità importanti, una per ogni suo marchio.
Da dove cominciamo, presidente, Appia Life della Simonelli o dall’Eagle One di Victoria Arduino?
“Iniziamo dall’Appia Life di Nuova Simonelli. Una macchina di consolidata tradizione che è stata continuamente rinnovata nel tempo ed è anche tra le più vendute della sua categoria. Le diverse versioni dell’Appia hanno erogato milioni di espressi e cappuccini in tutto il mondo, riuscendo a soddisfare usi e costumi di differenti Paesi.”
“Appia è diventato come un brand internazionale. In certi Paesi non chiedono una macchina della Nuova Simonelli, ma semplicemente un’Appia. Una soluzione che ben si inserisce sia nelle catene, sia nei locali indipendenti. Con l’Appia Life presentata ad Host 2019 siamo già alla terza serie.”
“È una macchina completamente rinnovata. Il suo aspetto più innovativo sta nella sua maggiore sostenibilità. Abbiamo puntato molto sul risparmio energetico perché riteniamo sia molto importante lavorare oggi su questo fronte. Simonelli Group non lo fa solamente con il proprio centro di ricerca e sviluppo interno ma appoggiandosi, e da anni, ad istituti universitari. Naturalmente il cuore è nell’ Hub di ricerca che abbiamo costituito nel 2016 con l’Università di Camerino e che opera direttamente nella nostra azienda.”
Nando Ottavi: questa Appia Life che cosa propone ai torrefattori?
“L’Appia Life richiama la tecnologia italianità all’estero. Ed è una macchina che dà performance ottime. I torrefattori che la provano per locali standard, la cercano e la comprano.
Con l’Appia Life abbiamo pensato ancor di più al barista: progettiamo macchine con elevate caratteristiche ergonomiche, che rendano sempre più agevole il lavoro dell’operatore.”
“D’altronde questo è stato sempre un nostro impegno. Siamo stati tra i primi a certificare una macchina ergonomica e continueremo su questa via. Grazie alla collaborazione con gli istituti di ricerca siamo all’avanguardia per l’ergonomia, l’efficienza e il risparmio.”
La Eagle One Victoria Arduino è davvero un gioiello, per come è stata presentata?
“Quando nel 2001 abbiamo acquisito il marchio storico Victoria Arduino, che ricordo fu fondato nel 1905 a Torino, il nostro obiettivo era proprio quello di prendere il brand e farlo diventare un leader, un marchio di macchine di fascia elevata.”
Molti dei vostri competitor vi invidiano ancora oggi questo acquisto.
“A quel tempo molti non ci credevano. Eppure era ancora un brand molto conosciuto all’estero, forse anche più della Nuova Simonelli. Il fatto è che Victoria Arduino significa macchine dal 1905 con esemplari presenti in locali prestigiosi in Italia e in Europa. Dopo qualche anno, abbiamo capito che sarebbe diventato sempre più un marchio d’élite.”
“Il brand Nuova Simonelli continua ad offrire la più elevata tecnologia per le catene di caffetterie e locali più di tradizione, mentre la Victoria Arduino è indirizzata per lo più nel settore dello specialty e in locali particolari come ad esempio le Reserve Roastery di Starbucks a cominciare da quella aperta nel 2018 di Milano. E su Victoria Arduino stiamo sempre più investendo.”
Tutti i costruttori di macchine per caffè vorrebbero avere Starbucks come cliente.
“Certo. Ma se le nostre macchine si trovano all’interno di Starbucks non è per caso. La collaborazione di Simonelli Group con questo colosso statunitense risale a diversi anni fa, quindi venendo in Italia la scelta ritengo sia stata quasi naturale.
Presidente Nando Ottavi parliamo della nuova macchina Victoria Arduino, la Eagle One.
L’ abbiamo presentata ad HOST Milano 2019 ed abbiamo avuto subito un ottimo riscontro in Fiera. La Eagle One e una macchina molto attraente. In collaborazione con Cappellini, fondatore del marchio leader nel campo dell’arredamento d’interni, l’abbiamo esposta alla Saatchi Gallery di Londra nell’ambito del London Design Festival, e ha destato grande meraviglia.”
“Esteticamente è ispirata ad uno storico modello Simonelli del 1959 conservato nel nostro museo. Il designer si è lasciato ispirare da questa macchina che tutti i nostri clienti e visitatori, apprezzano per il suo fascino. L’aspetto veramente innovativo sta però nelle nuove tecnologie (brevetti Simonelli Group) concentrate sul risparmio energetico.”
“Oltre ad una particolare coibentazione, sono le innovative tecnologie della Eagle One a consentire un risparmio di consumo di energia di oltre il 35% rispetto ad altre macchine di pari categoria. Una percentuale tutt’altro che trascurabile soprattutto nei locali con alte performance di vendita.
Molti si sono stupiti nel vedere una macchina con dimensioni contenute, ben strutturata e completa e di alta gamma: come ci siete riusciti?
“Rispetto ad altre macchine della sua categoria è più compatta. Ciò richiede meno spazio sul bancone del locale, senza pregiudizio per le sue elevate performance. Oggi la richiesta è di macchine non grandi, esteticamente belle, tecnologicamente elevate ma semplici da usare.”
“Nel progettare l’Eagle One abbiamo considerato tutti questi aspetti. E’ una soluzione lineare che incontra i gusti di tanti operatori e torrefattori: qualcosa di pulito e facile. Oltre all’architetto che l’ha progettata, dietro di essa, c’è una consulenza del designer Giulio Cappellini. Che ha voluto contribuire perché si trattava sin dall’inizio di una macchina esteticamente affascinante.”
Che impressioni ha raccolto per l’Eagle One?
“Visto il primo impatto di HostMilano, una vetrina mondiale e di eccellenza per il settore in termini di novità e di riferimento per i prodotti italiani nel mondo, i risultati sono stati ottimi. Anche oltre le aspettative: tutti i visitatori dello stand hanno mostrato un grande interesse per questa macchina, che offre la possibilità di esser personalizzata per le diverse esigenze.”
Come procede Simonelli Group?
“Benissimo. Simonelli Group, così si chiama da due anni: abbiamo scelto questo nome perché sotto di noi stanno i due brand, Nuova Simonelli e Victoria Arduino ma anche altre filiali negli Stati Uniti, in Singapore, in Francia e Inghilterra. Simonelli Group è la capogruppo che si avvale di una managerialità in grado di seguire meglio le varie fasi produttive e di commercializzazione.”
Ci sono vostri competitor che dicono che questo sia un momento calmo..
“L’economia non è florida, ci sono turbolenze mondiali importanti che preoccupano anche noi. Come la guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti. Ma per quanto ci riguarda, la Simonelli Group anche nel 2019 si appresta a chiudere con una crescita importante.”
“Questo è il frutto di un lavoro che Simonelli Group ha portato avanti sin dagli anni 80 e 90, in termini di ricerca, innovazione e nella distribuzione. L’export è stato sempre un obiettivo per noi. Negli anni 2000 si parlava di globalizzazione, ma noi ci avevamo già pensato prima. Abbiamo anticipato questo fenomeno e ciò ci ha avvantaggiato.”
E il mercato italiano?
“Il mercato italiano è fermo ormai da anni. La crescita qui è minima in percentuale, mentre all’estero si cresce a doppia cifra. Ma noi continuiamo a crederci e l’Italia resta tra gli obiettivi di Simonelli Group. Abbiamo già diverse persone che girano per il Paese alla ricerca di nuovi clienti. Con una nuova filiale commerciale e di servizio in Lombardia, di prossima inaugurazione, potremo crescere anche nel Nord Italia.”
Presidente Nando Ottavi, quando, per Simonelli Group, ci sarà lo squillo di tromba per il superamento del traguardo dei 100 milioni di bilancio?
“Tre anni fa l’avevo posto come obiettivo per il 2020 e ci siamo arrivando. Le tante difficoltà che ci circondano continuano, ma abbiamo dei collaboratori che ci aiutano a superarle. Considerano l’azienda come una seconda famiglia e danno il massimo.”
“Raggiunto l’obiettivo, già poniamo l’asticella un po’ più in alto. Mi auguro che Simonelli Group continui sulla sua linea di crescita, sempre però guardando la qualità, la ricerca e l’innovazione.”
“Proprio in questi giorni abbiamo siglato un accordo con la Coffee Science Foundation, un’organizzazione recentemente costituita dalla Specialty Coffee Association (SCA) per garantire il suo futuro della filiera attraverso la ricerca. Noi di Simonelli abbiamo sempre creduto infatti che nel caffè si dovesse dare qualcosa in più. E’ il momento di continuare a studiare per capire e migliorare l’espresso a 360 gradi“.