MILANO – L’intervista a Stefano Goglio, Direttore Generale di Nespresso Italiana, pone il giusto rilievo sull’impegno che l’azienda pone per una filiera più sostenibile. Proprio a partire dalle condizioni di vita e lavorative dei coltivatori nei Paesi d’origine. In linea con il tema scelto per la Giornata internazionale del caffè, stabilito dall’Ico – International Coffee Organization -.
Stefano Goglio: da dove proviene il caffè Nespresso?
“I nostri caffè provengono da 13 diversi Paesi: Brasile, Colombia, Costa Rica, Etiopia, Guatemala, India, Indonesia, Kenya, Messico; Nicaragua, Perù, Sudan del Sud e Zimbabwe. In questi Paesi, ognuno con le proprie specificità di territorio, di clima e di lavorazione della materia prima, collaboriamo con oltre 100.000 produttori locali, nell’ambito del programma AAA Sustainable Quality™.
Un progetto fortemente voluto da Nespresso e attivo dal 2003 nei Paesi di origine del
caffè, in cui le tre “A” corrispondono ai tre pilastri fondamentali dell’approccio di Nespresso: qualità, sostenibilità, produttività. Elementi fondanti che ci permettono di offrire ai nostri clienti una tazzina di caffè ad impatto positivo.”
Qual è l’obiettivo del programma AAA Sustainable Quality™ di Nespresso?
Risponde Stefano Goglio: “Il programma AAA Sustainable Quality™ ha lo scopo di assicurare la tracciabilità completa delle aziende agricole da cui Nespresso si approvvigiona. Contribuendo al benessere sociale, economico e ambientale del territorio. Attraverso quest’iniziativa, ci impegniamo nell’implementare pratiche sostenibili di coltivazione; riconoscendo agli agricoltori un prezzo premium per la materia prima acquistata a testimonianza dell’alta qualità del chicco di caffè verde.
Così facendo, siamo in grado di sostenere lo sviluppo di infrastrutture di qualità; accrescendo la produttività dei contadini e delle loro aziende agricole, nell’ottica di una strategia di approvvigionamento sostenibile. Inoltre, non dimentichiamo che nelle vene di questi coltivatori scorre il sangue della tradizione e, attraverso questo Programma, selezioniamo e formiamo uomini e donne del posto per farli diventare agronomi AAA. In modo che possano poi tenere corsi di formazione e insegnare ad altri
coltivatori i modi migliori per incrementare la qualità e la produttività.”
Vi avvalete di partner per portare avanti quest’iniziativa?
“Il programma AAA Sustainable Quality™ è possibile anche grazie alla collaborazione di importanti partner come The Rainforest Alliance, Fairtrade International, Fairtrade Usa; Pur Project, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), che permette di fornire al caffè Nespresso certificazioni di altissima qualità.
Collaboriamo inoltre con Technoserve, Ong attiva direttamente sul campo in vari Paesi. Come ad esempio in Zimbabwe e Portorico. In Zimbabwe, Technoserve coinvolge formatori esperti per fornire training e assistenza a 400 piccoli proprietari terrieri, coltivatori di caffè.
Con l’obiettivo di incrementare la produzione di caffè sostenibile di qualità. In Portorico, invece, ci siamo impegnati per diversificare e migliorare la qualità dei chicchi di caffè sull’isola, ricostruire i vivai e la loro capacità di raccolta. E creare corsi di formazione e migliori pratiche per i coltivatori al fine di dare loro maggiori opportunità nel mercato.”
Il programma prevede anche il coinvolgimento delle donne nei Paesi di origine?
Risponde Stefano Goglio: “Non solo il progetto AAA Sustainable Quality™ vede il coinvolgimento delle donne nei Paesi d’origine. Ma prevede inoltre un particolare impegno di sensibilizzazione sulla parità di genere. Sono molto orgoglioso nel condividere che oggi il 31% degli oltre 400 agronomi che lavorano con i coltivatori tramite il programma AAA sono infatti donne. Una percentuale alta se si considera che la media di agronome donne è pari al 7% in Africa e al 15% nel mondo, secondo le stime di World Bank.
In molti Paesi le donne mancano di pari accesso alla formazione e al sostegno educativo; ed è sempre più difficile per loro ricoprire un ruolo significativo nella produzione di caffè. Nespresso sta intervenendo quindi per garantire istruzione e formazione ad agronome e agricoltrici. Oltre che per rafforzare la posizione delle donne come formatrici. Si tratta di azioni che hanno un’importante ricaduta nella produzione di caffè, nella vita familiare di tutte queste donne e nelle loro comunità.
Molte di loro possono offrire un sostegno economico alle loro famiglie e diventano un modello di riferimento per altre donne e ragazze.”
Quali sono le iniziative recenti sviluppate in questi Paesi?
“Abbiamo lanciato quest’anno “Reviving Origins”, programma che si pone l’obiettivo di riportare la coltivazione del caffè in territori interessati da conflitti e avversità economiche e ambientali. In particolare, il progetto permette lo sviluppo di partnership a lungo termine con i coltivatori, le comunità e i governi locali. Per consentire la ricostruzione di piantagioni di caffè sostenibili e il sostegno alle comunità locali in Sud Sudan, Colombia e Zimbabwe.
È proprio attraverso un investimento nel 2011 in Sud Sudan che questa iniziativa ha avuto inizio, portando il Paese ad esportare il primo caffè nel 2015. Da allora il programma si è esteso a progetti in altri tre Paesi: Zimbabwe, Colombia e più recentemente Puerto Rico.
Acui l’azienda ha dedicato nel 2018 un’iniziativa per sostenere la ricostruzione delle piantagioni di caffè, distrutte per l’80% dagli uragani Irma e Maria nel 2017. Ogni area è stata scelta specificamente perché sottoposta a fattori ambientali, sociali o economici che hanno causato una drastica riduzione della produzione di caffè nell’area.”
Dall’inizio del programma AAA Sustainable Quality™, avete riscontrato dei miglioramenti sia dal punto di vista produttivo che sociale?
“Sì, siamo molto orgogliosi del contributo che stiamo dando ai Paesi d’origine per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei coltivatori. Un esempio concreto che mi fa piacere citare è la costruzione da parte di Nespresso del Community Mill di Jardin, in Colombia. Si tratta di un centro di lavorazione del caffè aperto a tutta la comunità .Dove i contadini possono portare i loro chicchi e avviarli ad un processo di lavorazione unico e qualitativamente elevato.
Il Community Mill ha aiutato i coltivatori a produrre un caffè di qualità superiore e ha migliorato le pratiche di gestione dell’acqua e la pulizia dei fiumi della regione. Inoltre, grazie a questa struttura, i contadini riescono a recuperare fino a 5 ore al giorno, t. Tempo ed energia che possono dedicare alle loro famiglie, alla comunità e ai loro interessi personali. ”
Quali sono i prossimi sviluppi, nella successiva fase di intervento Nespresso?
“Nei prossimi anni, intendiamo proseguire nel nostro impegno annunciato con il lancio del progetto “Reviving Origins”, che prevede delle collaborazioni continuative con i Paesi di origine del caffè e lo sviluppo di partnership a lungo termine con i coltivatori. Nei prossimi cinque anni Nespresso investirà infatti 10 milioni di Chf per rilanciare la produzione di caffè nelle regioni in cui questa è minacciata; incoraggiando allo stesso tempo l’economia rurale delle comunità locali.
Proprio grazie a “Reviving Origins”, Nespresso potrà supportare i coltivatori con programmi di formazione sulla coltivazione del caffè e sulla gestione dell’acqua, la costruzione di mulini ad acqua; la creazione di cooperative del caffè e lo sviluppo di pratiche commerciali sostenibili.”
Quanto il consumatore finale conosce di questa iniziativa e come lo informate?
Conclude Stefano Goglio: “L’eccellente qualità del caffè che i nostri consumatori ritrovano in tazza non sarebbe possibile se non ci fosse la preziosa partnership con i produttori locali. Questa grande ricchezza trova la sua massima espressione nella capsula di caffè e viene raccontata ai nostri clienti sin dai primissimi momenti in cui il consumatore viene a contatto con noi.
La nostra esperienza di degustazione del caffè inizia proprio attraverso un viaggio che comincia nei Paesi di Origine. Un viaggio che accompagna i nostri clienti alla scoperta di territori lontani con una ricchezza infinita. La comunicazione al consumatore sull’impegno di Nespresso per i Paesi di origine e sull’approvvigionamento sostenibile è visibile in tutti i nostri canali. Ogni caffè ha la propria storia e Nespresso ha il dovere di raccontarla ad ogni singolo cliente.”