MILANO – Dal sito ufficiale di Fipe, un’analisi accurata relativo al bilancio dell’estate 2019, rispetto all’andamento del flusso turistico. Una stagione che, nonostante una falsa partenza per le condizioni meteorologiche avverse, lascia ancora margini di miglioramento con la chiusura di settembre. Un quadro descritto per il telegiornale di canale 5, dal Direttore dei centri studi Fipe, Luciano Sbraga.
Bilancio dell’estate 2019: cosa dice Fipe
Difficile fare un bilancio a stagione ancora in corso. Possiamo tuttavia dire che la stagione è iniziata male e si è via via ripresa nei mesi di luglio e agosto. Sicuramente dal lato dei flussi turistici molto meno da quello della spesa. Perché gli italiani sono andati in vacanza con il freno a mano tirato ma anche gli inglesi per via della svalutazione della sterlina. Nonché i tedeschi per la pessima congiuntura economica che attraversa la Germania.
Per un bilancio dell’estate 2019 definitivo, dobbiamo aspettare la chiusura di settembre che è un mese, turisticamente parlando, assai rilevante (circa un terzo degli arrivi estivi si concentrano in questo mese in particolare per la componente straniera).
La previsione di settembre
Anche per effetto di condizioni meteo che al momento non appaiono particolarmente sfavorevoli, è di 13,5 milioni di arrivi nel complesso delle strutture ricettive con 45 milioni di presenze. Più o meno ai livelli dello scorso anno con un andamento divergente tra turismo straniero in aumento (+2,5%) grazie all’effetto traino delle città d’arte e turismo degli italiani in leggera flessione (-2%).