NEW YORK – Il gelato è buono ed è anche bello, quasi da museo: in effetti è il principio per cui ne è stato creato uno dedicato appositamente a questo dessert freddo. A New York ha aperto le sue porte in maniera permanente nella Grande Mela, l’ Ice cream museum. Leggiamo la notizia dal sito marieclaire.com, dall’articolo di Arianna Galati.
Ice cream museum: una gioia per gli occhi e per il palato
L’America che impazzisce per il gelato salato, l’America dei sundae cremosi da fame chimica. Oppure l’America che ha stabilizzato/fotografato/iconizzato il concetto di consolazione con il gelato in vaschetta. This Is America, quella del macadamia nut brittle sventolato come scettro della golosità rapida, immediata, per tutti.
Il racconto sul gelato si ritrova nuovamente nella capitale moral-fashion degli Stati Uniti, che aveva accolto il museo del gelato di New York al debutto nel 2016.
Dopo tre anni di temporary e pop up tra Miami, Los Angeles e San Francisco (il primissimo a ospitare una location fissa) la nuova sede permanente dell’ Ice cream museum di New York ha aperto a Manhattan. Precisamente a Soho, al 558 di Broadway Street.
“Ci è stato chiesto dalla comunità, volevano un posto dove potessero andare non solo una volta, ma più spesso”. Così ha raccontato a Fast Company Maryellis Bunn. Co-fondatrice assieme a Manish Vora e Ceo del progetto Moic sul museo del gelato statunitense.
Il nuovo e definitivo Ice cream museum di New York, articolato su tre piani
E più di 230 metri quadrati di superficie complessiva, e oltre alla celebre sprinkle pool dove tuffarsi e battagliare a colpi di selfie (riconfermata nonostante le polemiche precedenti),altre 13 nuove installazioni dedicate alla crema ghiacciata e lavorata a lungo. Simbolo stesso della golosità assoluta (specialmente artigianale, ma questa la capiamo solo noi italiani).
Un percorso artistico che comprende anche un gigantesco alveare e una “celestial subway”, l’autostrada divina. Che sembra una premessa incredibile alle degustazioni pure comprese. Il tutto a beneficio di Instagram e influencer come Kim Kardashian. Che con le foto fuori dalla facciata fuchsia pink del museo del gelato precedente intasò il social network.
“Diamo alle persone la possibilità di scegliere in autonomia se usare o meno i telefoni. Ma l’esperienza è talmente inebriante che il telefono è l’ultima cosa cui pensano. Ed è il nostro obiettivo”. Così aveva dichiarato la Bunn a Forbes.
Per chi proprio non riesce a tenere ferma la lingua e la salivazione, si potranno assaggiare anche 7 nuovi gusti di gelato appositamente dedicati
Da acquistare direttamente nello store del museo. Il prezzo del biglietto è di 36 dollari per le visite diurne.
Ci si può già registrare per essere avvisati in anticipo. Più di ogni altra cosa, però, si punta all’assoluto rapporto che ognuno di noi ha con coni, coppette&co.: “Il gelato non ha religione, razza, genere. È felicità, creatività, immaginazione; nostalgia, ricordi e relazioni” sostiene la Bunn. E stavolta, nel museo di New York, lo si potrà ribadire per sempre. Come il proprio gusto di gelato preferito.