MILANO – Si infittisce il mistero attorno alla scomparsa di V. G. Siddhartha, considerato il re del caffè indiano, fondatore e azionista di maggioranza della popolarissima catena di caffetterie Café Coffee Day. L’uomo d’affari sessantenne è scomparso lunedì sera. Mentre era in viaggio in automobile da Bangalore verso Mangalore, Siddhartha ha chiesto all’autista di fermarsi vicino al fiume Nethravathi, dicendo di voler fare una passeggiata e si è allontanato a piedi parlando al telefono.
Due ore dopo, non avendolo visto tornare, l’autista ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Si è mobilitato dunque un ingente dispositivo di ricerca con centinaia di uomini, tra agenti di polizia, pescatori e sommozzatori. Per il momento senza risultato.
Il titolo di Café Coffee Day è arrivato a perdere sino al 20% nella giornata di ieri al Bombay Stock Exchange, a seguito della diffusione della notizia.
“Siamo profondamente scossi da questi sviluppi: i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alla sua famiglia e ai suoi cari” ha scritto la società in una nota stillata al termine di una riunione di emergenza del consiglio di amministrazione.
Si fa sempre più concreta la pista del suicidio
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