NOLA (Napoli) – Il Polo del Caffè, all’interno dell’Interporto di Nola, dopo appena un anno è già una realtà consolidata a livello nazionale. Due importanti novità, che interesseranno nei prossimi mesi la struttura interportuale di Nola, sono destinate ulteriormente ad arricchire e a migliorare la qualità dei servizi offerti dal Polo del Caffè.
In particolare, l’istituzione della Zes (Zona Economica Speciale) Campania. Nel quale è ricompreso l’Interporto di Nola, con i suoi benefici fiscali e semplificativi e il progetto di sviluppo sulla rete Alta velocità del trasporto ferroviario merci (progetto Tac). Il quale vedrà la società Interporto Servizi Cargo, che fa capo a Nola, utilizzare per prima le nuove potenzialità offerte dalla rete ferroviaria.
Così, a distanza di un anno, dopo aver testato la risposta positiva del mercato, gli ideatori del “Polo del caffè” pensano già a nuovi obiettivi.
Infatti, in pochi mesi, con l’intuizione di consolidare in un “polo” i servizi logistici per gli operatori del caffè”, di fatto è stato “creato” un nuovo mercato. Dando loro l’opportunità di avere un punto di riferimento in Italia meridionale dove poter stoccare la propria merce; peraltro all’interno di un Interporto che offre servizi logistici ed intermodali evoluti e comunque in grado di colmare il gap infrastrutturale con i competitor internazionali.
I risultati finora hanno dato ragione all’intuizione.
Ecco i dati in un anno di attività:
- Containers gestiti in supply chain 1700
- Stock medio in giacenza nei Magazzini 4600 tons
- Handling Magazzini circa tons 20.000
Non sarà un caso che abbiano giocato un ruolo ed un valore aggiunto in questo exploit, l’ubicazione privilegiata e l’efficienza logistica delle strutture interportuali. Le quali ospitano il “Polo”, ossia un set completo di infrastrutture e servizi per supportare aziende e clienti, a partire dalla sicurezza. Elemento particolarmente richiesto da chi opera nel settore.
Grande attenzione alla sicurezza
L’area logistica-distributiva nolana, infatti, ha sempre prestato molta attenzione a questo aspetto. Anche grazie alla grande sensibilità delle istituzioni: ne è la riprova che all’interno sono presenti, la Stazione di Polizia, la Caserma dei Vigili del Fuoco; la Dogana e la Guardia di finanza.
Non va dimenticato poi che a questo si aggiungono un Sistema di monitoraggio automatico degli ingressi con rilevatori targhe e un moderno apparato di videosorveglianza con una Control Room centralizzata; senza dimenticare la presenza di oltre 100 uomini di vigilanza privata 24 ore su 2h, che consentono di operare in piena tranquillità.
Una posizione strategica
Fattori di non poco conto, che si sommano alla favorevole e strategica posizione. Fattori che rendono l’Interporto e quindi il “Polo del caffè” facilmente accessibile rispetto ai porti di Napoli e Salerno con cui esistono collegamenti stabili.
In particolare, la vicinanza dell’Interporto di Nola con il porto napoletano ne amplifica la funzione retroportuale. Che sarà ancora più rilevante in ambito Zes (Zona Economica Speciale).
Una supply chain sempre più integrata
E il “polo del caffe” è già pronto per il passo successivo: infatti, punta ad offrire una supply chain sempre più integrata del caffè, per ottimizzare la logistica di aziende ed operatori lungo tutta la filiera sino alla distribuzione finale (non solo portando nei magazzini il caffè verde, lavorarlo, spedirlo al torrefattore, ma anche inserendosi con i suoi servizi nella fase del ritiro sotto forma di prodotto finito da distribuire).
Particolare attenzione è rivolta anche alla supply chain dei caffè Specialty, che richiedono una giusta attenzione nelle varie fasi del controllo di tutta la filiera e nelle attività di stoccaggio presso i magazzini doganali del Polo, nell’’Interporto campano.
Un perfetto connubio tra intermodalità
Il Polo allo stato attuale effettua il controllo degli stock attraverso procedure rigide che ben presto confluiranno unitamente ad altri processi, nelle certificazioni del sistema Qualità.
Le chiavi di successo sono rappresentate dal perfetto connubio tra intermodalità, grazie alla presenza nel sito interportuale di un Terminal Intermodale direttamente connesso alla Stazione Ferroviaria interna, e aree logistiche e magazzini attrezzati e funzionali.
Con queste premesse l’idea di insediare nell’Interporto di Nola un “polo del caffe” in grado di fornire servizi logistici a diversi operatori ha trovato una favorevole e rapido riscontro nel mercato, non solo in Campania, ma anche a livello nazionale ed internazionale. “Il polo del caffè” si pone nuovi obiettivi per supportare tutta la “catena logistica” del caffè dando risposta ad una domanda di mercato sempre crescente.
Strumenti all’avanguardia
Oggi, la Zes e programmi strategici logistici e intermodali dell’Interporto di Nola e della controllata Interporto Servizi Cargo, aprono nuovi ed interessanti prospettive per gli operatori che nell’insediamento nell’interporto di Nola possono contare su strumenti all’avanguardia.
Il progetto Tac avvicinerà ancora di più Napoli all’Europa. Come detto, entro fine 2019 Isc di essere la prima impresa ferroviaria autorizzata ad utilizzare, per i treni merci, la linea ferroviaria Alta capacità e Alta velocità, che consentirà finalmente di trasportare con la modalità ferroviaria i mega – trailers P400 per direttrice principale nord – sud Italia sulla dorsale tirrenica, come già avviene su quella adriatica.
E superare le attuali limitazioni strutturali della linea ferroviaria storica ed in particolare dei tunnel appenninici su tale linea.
Vantaggi fiscali e procedurali
Altro aspetto fondamentale, per chi opera nell’Interporto di Nola, sarà la Zes, in quanto questa è una grande opportunità perché sarà in grado di produrre ricadute positive in termini di vantaggi fiscali e procedurali per le aziende operanti sul territorio.
«Il Polo ringrazia tutti i suoi clienti nazionali ed esteri che hanno creduto in questo progetto, e che continuano a riporre la propria fiducia nella sua organizzazione aziendale – ha sottolineato Rosario Carafa, Amministratore delegato del Polo del Caffè. Ciò nella totale consapevolezza che lo sviluppo commerciale e della crescita del nostro business è supportato da operatori affidabili e bene inseriti in contesti operativi di grande prestigio come l’Interporto Campano di Nola».