MILANO – Ghana e Costa d’Avorio, i due massimi produttori mondiali di cacao, riportano un’importante vittoria sul fronte dei prezzi, che potrebbe riflettersi anche sul caffè. Al di là della diversità dei due prodotti e dei rispettivi sistemi di commercializzazione. I due paesi africani hanno infatti ottenuto mercoledì scorso, che il prezzo minimo per il loro cacao venga elevato a 2.600 dollari alla tonnellata.
La decisione è giunta al termine di una lunga e serrata trattativa con i rappresentanti dell’industria. Questi ultimi erano giunti nella capitale ghanese di Accra per definire un floor price con queste due nazioni, che producono i due terzi del cacao mondiale.
Il prezzo minimo era precedentemente fissato a 2.436 dollari dall’organizzazione internazionale del Cacao (Icco).
I due Paesi avevano annunciato la scorsa settimana che non avrebbero venduto più il loro cacao al di sotto dei 2.600 dollari.
E avevano disposto dunque la sospensione delle vendite dei prossimi raccolti sino al conseguimento di questo prezzo minimo.
La decisione è considerata un successo per i due paesi, che hanno unito per la prima volta le loro forze per accrescere la forza contrattuale.
Un nuovo incontro tra produttori e commercianti, per rifare il punto della situazione è previsto per il 3 luglio, questa volta ad Abidjan, in Costa d’Avorio.