MILANO – Estate e turismo offrono importanti opportunità di lavoro stagionale nell’universo dei bar, degli alberghi, dei ristoranti, degli stabilimenti balneari. Ma anche in tempi di forte disoccupazione, in particolare giovanile, la reperibilità di manodopera e figure professionali specifiche può rivelarsi problematica. Lo rileva una nota della Fipe. La Federazione in effetti, ha sottolineato questo paradosso per cui, nonostante i posti di lavoro ci siano, mancano gli operatori specializzati.
Paradosso tra domanda e offerta
“A trainare la domanda di assunzioni è la filiera turistica ed in tale ambito il ruolo di primo piano spetta alla ristorazione con 101mila nuove assunzioni, oltre il 20% di quelle totali, che ammontano a 473mila” si legge nella nota.
Tuttavia, insiste la Fipe, su questo paradosso “in un caso su quattro le imprese hanno difficoltà a trovare figure professionali adeguate al profilo richiesto. Soprattutto tra il personale di sala”.
La Federazione esprime dunque “preoccupazione” per questa situazione, soprattutto per quanto riguarda le attività stagionali. Che sono quelle maggiormente colpite da questo fenomeno paradossale. Soprattutto di fronte a tutti i giovani che passano le giornate fermi, senza investire nella formazione e che hanno addirittura smesso di inviare curriculum.
Eppure, i posti di lavoro ci sono e attendono anche con una certa urgenza.