BINASCO – Un’opinione a caldo, proprio alla chiusura della ventisettesima edizione di Maestri dell’Espresso Junior, dalla Responsabile Mumac Academy, Lisa Codarri.
Lisa Codarri ha appena assistito alla finale del concorso nazionale
“Gruppo Cimbali, ormai da 27 anni, organizza questo concorso in partenership con illy e ad anni alterni viene ospitato negli spazi di Mumac o a Trieste presso la loro sede. Da 4 anni a questa parte, il concorso, in concomitanza con il passaggio, per quanto riguarda Gruppo Cimbali, sotto la gestione di Mumac Academy, ha subito importanti modifiche: si è ristrutturato. Diventando più complesso e più rigoroso.
Da un lato Gruppo Cimbali e illy offrono supporto a livello formativo ai docenti degli istituti coinvolti; dall’altro vengono richieste competenze e conoscenze più elevate che si traducono in una prova finale più articolata. Per noi è fondamentale soprattutto il tempo che investiamo nella formazione dei docenti al fine di preparare i professionisti di domani.”
Mumac Academy, centro di formazione legato alla cultura del caffè a 360
Continua Lisa Codarri.”Come tale promuoviamo iniziative formative pensate per gli Istituti alberghieri e i loro studenti, anche al di fuori del concorso. Spesso le scuole non hanno attrezzature e risorse al passo coi tempi e quindi le giornate di training passate da noi sono una full immersion importantissima per i ragazzi.
Quindi proseguiamo nel mantenere un contatto diretto con le scuole e in parallelo portiamo avanti lo stesso principio attraverso progetti come questo concorso. Tramite Maestri dell’Espresso Junior riusciamo infatti a intercettare un maggior numero di istituti in tutta Italia. E ci interfacciamo a livello formativo con i professori: durante l’edizione di quest’anno abbiamo ospitato tre sessioni formative a loro dedicate. (a Binasco, a Trieste e a Bari).
I risultati
“Sono stati evidenti. Perché quest’anno il livello degli sfidanti è stato piuttosto elevato. Certo, c’è sempre da decretare un vincitore. Però, guardando più in generale, i risultati si sono visti e sono stati molto positivi. Per noi è stata una vera soddisfazione. I ragazzi erano tutti molto preparati; hanno dimostrato dimestichezza nell’utilizzo dell’attrezzatura e al tempo stesso conoscenza del prodotto caffè.
Naturalmente le competenze dei docenti hanno visto un upgrade: nel momento in cui viene offerta loro la possibilità di aggiornarsi e restare attivi nel mondo del caffè, sempre in evoluzione anche dal punto di vista delle attrezzature, allora avviene la vera crescita professionale. E’ giusto così, perché non sempre gli Istituti scolastici riescono a contribuire in questa direzione.”
Università illy e LaCimbali: una partnership che funziona
“Sì, e proseguirà per le edizioni successive. Si è creato un legame consolidato che andrà ancora avanti. Un progetto che ci impegna tutto l’anno. Inizia con la partenza dell’anno scolastico e si conclude con la chiusura della scuola e la finale. Ma è un progetto che impegna continuamente attraverso la preparazione, l’analisi, la selezione. Quindi sì: siamo una squadra ormai rodata e affiatata.”
La novità della presentazione di un proprio progetto, spinta poi sui social: com’è nata questa idea per l’edizione 2019?
“E’ stata pensata perché la figura del barista deve essere preparata a 360 gradi. E ciò comprende anche lo sviluppo delle capacità di comunicare, di raccontare, di interagire, anche e soprattutto attraverso gli attuali strumenti di comunicazione. Perciò è importante padroneggiare competenze trasversali che saranno estremamente utili nel momento in cui si entrerà nel mondo professionale.
I ragazzi devono essere consapevoli che l’essere baristi non si limita alla mera preparazione del caffè, ma anche saper coinvolgere e interagire. Per valorizzare le proprie capacità e l’ambiente di lavoro.”