MILANO – Il 18 aprile passato è stato siglato il primo contratto integrativo aziendale di Ivs Group. Al suo interno, dei provvedimenti che coinvolgeranno i tremila collaboratori del gruppo italiano del vending. Che ricordiamo ha una presenza sul territorio nazionale testimoniato da 180mila punti vendita e 80 filiali. L’intesa è stata siglata unitariamente da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Interesserà i lavoratori di tutte le società del gruppo fino al 31 dicembre 2021. Riportiamo i dettagli dal sito larassegna.it.
Ivs Group: che cosa prevede il contratto integrativo
L’integrativo interviene sull’ambito di applicazione, sul sistema di relazioni sindacali ai due livelli – nazionale e decentrato – e sul sistema premiante, con la definizione del premio di produttività – già istituito dall’anno 2015 –. Correlato alle performance del personale addetto al caricamento dei distributori automatici del canale tradizionale.
Sul welfare l’intesa introduce la banca delle ore solidali con la possibilità di cedere ferie e permessi a colleghi in difficoltà
Così come per l’assistenza a figli minori che hanno bisogno di cure costanti. Nonché per comprovate situazioni di grave necessità che riguardino parenti entro il 1° grado. E, in tema di conciliazione vita lavoro, prevede permessi retribuiti per i lavoratori che diventano nonni oltre a contemplare una norma ad hoc sulle tutele di genere.
Con l’espresso richiamo al contrasto alla violenza di genere. Nonché al riconoscimento di misure di miglior favore per le/i dipendenti inserite nei percorsi di protezione.
L’integrativo dedica un paragrafo specifico alla certificazione Social Accountability 8000
Percorso intrapreso da tutte le società del gruppo e che valorizza ulteriormente il ruolo delle RLS che sono numericamente in una condizione di miglior favore rispetto alle previsioni di Legge. Per affermare così la centralità del rispetto dei diritti dei lavoratori in una gestione di impresa socialmente responsabile.