MILANO – Il Fuori Salone è entrato ormai nel vivo, conquistando con numerose iniziative l’intera città. Ad arricchire questa manifestazione anche il Flagship Store Faema “Art & Caffeine”; in via Forcella 7, inserito all’interno del circuito della Tortona Design Week 2019. In questo spazio unico sono davvero tante le iniziative per promuovere la cultura del caffè e degustare le miscele più pregiate preparate con la Faema E71E e non solo. Il programma completo è disponibile sul sito di Art & Caffeine. Di seguito, l’intervista a uno dei massimi esperti della storia della macchina per espresso: Enrico Maltoni. Collezionista e titolare della Officina Maltoni coffee machine restoration. Il quale sarà impegnato al flagship Faema sabato 13 e domenica 14 aprile.
Passato e futuro dell’espresso: può raccontarci le due macchine che impiegherà all’interno del Flagship
“Utilizzeremo una macchina per caffè storica, marca Faema modello Saturno anno 1950 a tre gruppi con doppia caldaia; proveniente dalla collezione Mumac – Museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali e restaurata dalla Officina Maltoni Coffee Machine Restoration.
Si tratta di un modello molto raro. Al momento risulta unico al mondo in questa versione. Mentre l’innovazione del futuro sarà rappresentata da una Faema modello E71E da poco vincitore del prestigioso premio Red Dot Award 2019 – categoria Product Design.
Passato e futuro insieme, per non dimenticare mai la passione Italiana nella tradizione della preparazione del caffè espresso.
Due modelli Faema messe a confronto?
Certo la qualità e la tempistica di preparazione non sono paragonabili, ma già nel 1950 la figura del banconista era molto professionale e attenta al caffè erogato. Oggi c’è il barista che, oltre a preparare un caffè espresso a regola d’arte, sempre più si interessa al caffè dalla botanica alla tostatura nonché a tutti i tipi di estrazione.
Faema Saturno e Faema E71E si accomunano per l’altezza ridotta che consente al barista di vedere il cliente mentre prepara il caffè e l’ampio scaldatazze.”
Come mai ha scelto dalla sua vasta collezione, proprio il modello Faema Saturno?
“Si tratta di un vero capolavoro delle Officine Faema, costruita interamente a mano. La piccola Officina si trovava in via Casella a Milano: aveva una fonderia dove si preparavano le fusioni delle carrozzerie e tutte le parti in bronzo e ottone. Il costo di questo modello era molto elevato (600.000 lire). E l’acquisto era possibile solo su ordinazione.
Un dettaglio di design molto interessante: il radiatore anteriore costruito da traverse dorate galvanicamente con oro fino, emana una luce colorata riflessa di grande effetto. Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici, Faema Saturno presentava un brevetto molto innovativo per l’epoca: la rubinetteria, il livello e il manometro sono all’interno della macchina e si manovrano dall’esterno a mezzo di leve a pistola. I rubinetti danno il grande vantaggio di chiudersi automaticamente.”
Il caffè ai tempi della Saturno, com’era?
“Sicuramente nel 1950 con le macchine a leva non si usava il 100% arabica ma una percentuale 50% robusta e 50% di Arabica; più tostato al sud Italia e medio tostato al nord. I tempi di preparazione erano lunghi e molto faticosi per la durezza della leva.
Al Flagship Faema ricreerò un’esperienza unica che ogni barista dovrebbe sperimentare. Vi aspetto dunque tutti sabato e domenica per ritornare indietro nel tempo e conoscere il futuro del caffè espresso.
Per tutti gli appassionati di caffè e delle macchine per caffè espresso vi invito a visitare il Mumac a Binasco (Mi).”
Enrico Maltoni, Collezionista e titolare della Officina Maltoni coffee machine restoration
di Simonetta Spissu