MILANO – Mercato degli arabica di record in record: il front month della borsa newyorchese (maggio) ha toccato esattamente una settimana fa, martedì 2 aprile, i minimi degli ultimi 13 anni e mezzo chiudendo sotto la soglia dei 92 centesimi, a quota 91,65. Ma all’indomani è risorto con il più classico dei rimbalzi speculativi conseguendo i massimi guadagni giornalieri (in termini percentuali) dall’inizio dell’anno. Bilancio di fine giornata: +4%, con risalita a 95,35 centesimi.
L’ondata di ricoperture speculative si è placata sin da giovedì. Raggiunto il livello intraday massimo delle ultime due settimane, il contratto “C” ha invertito il trend e ha chiuso sotto di un tick (-5 punti) rispetto alla giornata precedente, a 95,30 centesimi.
La tendenza ribassista si è intensificata venerdì: il benchmark ha chiuso a 93,20 centesimi, dopo aver rasentato la soglia dei 93 centesimi.
È calato così il sipario su una settimana caratterizzata da ampie variazioni e forte volatilità.
Il contratto principale è oscillato all’interno di un range di 550 punti risollevandosi dai minimi, ma non trovando l’abbrivio necessario per riemerge in territorio positivo. E l’ottava si è così conclusa in flessione dell’1,4%.
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