MILANO — Starbucks taglia un traguardo storico con l’apertura del suo locale numero 30 mila. L’evento è stato celebrato ieri, lunedì 18 marzo, con l’inaugurazione dello Starbucks Reserve nella metropoli cinese di Shezhen, capitale mondiale dell’elettronica di consumo. Una circostanza non casuale, vista l’importanza che la Cina riveste nelle strategie di sviluppo della catena americana.
Starbucks ha aperto l’anno scorso 612 caffetterie del massimo paese asiatico. E conta di proseguire allo stesso ritmo di qui al 2022.
Riuscirci non sarà una passeggiata, vista la forte competitività del mercato. Le difficoltà sono testimoniate dal rallentamento della crescita. Nel primo trimestre dell’esercizio 2019, infatti, i locali cinesi hanno registrato, a parità di perimetro, un incremento delle vendite dell’1%, contro un +6% nel pari periodo dell’esercizio 2018.
Rimane da verificare, naturalmente, la sostenibilità delle strategie di alcuni dei suoi competitor, a cominciare dalla rampante Luckin Coffee, che punta a tagliare il traguardo dei 2.500 locali entro l’anno, ma intanto ha perso 100 milioni di dollari l’anno scorso.
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