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venerdì 22 Novembre 2024
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Jab, dopo il caffè vuole anche i cosmetici: lanciata Opa sull’americana Coty

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MILANO — La società lussemburghese d’investimenti Jab, che gestisce il patrimonio della famiglia tedesca Reimann e controlla il pacchetto di maggioranza di Jde, massima società pure play a livello mondiale nel settore del caffè, vuole prendere il controllo del gruppo statunitense di cosmetici Coty (O.P.I., Cover Girl, Bourjois, Wella, Burberry, Gucci, Hugo Boss…).

Jab ha espresso tale intenzione nella giornata di martedì 12 febbraio, annunciando di volere acquisire fino a 150 milioni di azioni in più.

Come?

Jab propone di lanciare un’offerta pubblica d’acquisto per acquisire questi titoli dagli attuali azionisti, secondo una lettera indirizzata al Consiglio d’Amministrazione di Coty e resa pubblica sul suo sito Internet. In questo documento, firmato dal proprio presidente Peter Harf, Jab offre 11,65 dollari per azione Coty, che rappresenta un premio del 20,6% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì a Wall Street. L’importo della transazione sarebbe di 1,75 miliardi di dollari (1,55 miliardi di euro).

Il titolo ha guadagnato ieri quasi il 18% nelle operazioni di commercio elettronico pre-sessione, scambiato a 11,37 dollari, molto vicino al prezzo offerto da Jab.

Necessario il consenso del CdA

La società di investimento avverte, tuttavia, che è necessario il consenso del CdA di Coty per andare oltre alle mere intenzioni.

Il logo di Coty
Il logo di Coty

Jab possiede attualmente poco più di 300,91 milioni di azioni Coty, pari a circa il 40% del capitale sociale. La sua offerta gli permetterebbe di salire a 450,91 milioni di azioni, il che lo porterebbe al 60% del capitale. E quindi ad acquisire il controllo del gruppo di cosmetici.
“Crediamo che la società abbia il potenziale per far fronte alle sfide che si trova a dover affrontare (…) e che i recenti cambiamenti dirigenziali siano un passo importante verso il miglioramento delle sue (cattive) performance recenti”, scrive Jab nella sua lettera.

Il titolo di Coty ha perso oltre il 67% l’anno scorso. Il gruppo ha avuto difficoltà ad integrare gli asset acquisiti da Procter & Gamble per 12,5 miliardi di dollari. Tanto da dover iscrivere nei suoi conti un onere di un miliardo di dollari per la svalutazione di tali asset, che comprendevano dieci marchi di profumi, come Hugo Boss, Gucci o Escada.

Le vendite della divisione lusso sono cresciute, ma i ricavi sono diminuiti anche nella divisione dei cosmetici rivolti al grande pubblico. Lo hanno confermato i risultati del secondo trimestre pubblicati pochi giorni fa.

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