MILANO – Lo scorso 17 gennaio si è celebrata la giornata mondiale della pizza, prodotto iconico del mangiare italiano. Al pari dell’espresso, che – altro aspetto in comune – punta a diventare patrimonio Unesco: un traguardo, che la pizza ha già raggiunto nel dicembre di due anni fa. Mentre l’espresso tradizionale italiano è ancora in corsa
Secondo ultimi dati rilevati dal Centro Studi Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) su informazioni di Infocamere e Infoimprese e presentati da Cna Agroalimentare la produzione giornaliera in tutto il Paese è di 8 milioni di pizze.
Le imprese che vendono pizza sono quasi 127 mila di cui 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, 40mila sono ristoranti-pizzerie e circa 36.300 bar-pizzerie.
I pizzaioli impiegati nell’attività – si legge invece in una nota – sono quasi 105 mila, ma superano i 200mila nei fine settimana. Dal punto di vista della preferenza del gusto vince la pizza tradizionale sulla gourmet: a scegliere la prima sono 8 italiani su 10. La fascia di prezzo non supera in un caso su due i 7 euro.
Dall’analisi emerge inoltre che la pizza tonda ha la meglio sugli altri formati ed è preferita in abbinamento con delle fritture. Infine nella scelta dei prodotti della ricetta è preferito l’impasto con farina 00 e cottura nel forno a pietra. Il 75% della clientela sceglie di gustare la specialità napoletana comodamente servita al tavolo.