ROMA – Fipe reagisce alla vile aggressione subita da Romano Tamani, lo chef 75enne del ristorante stellato Ambasciata di Quistello, nel Mantovano. Il cuoco è stato sorpreso da quattro malviventi incappucciati domenica sera, mentre usciva dal locale, che quel giorno era chiuso.
I rapinatori lo hanno spintonato e poi imbavagliato. Dopo aver rubato il denaro che lo chef aveva con sé, hanno messo a soqquadro il locale. Qui hanno trafugato oggetti di valore, argenteria e vino pregiato. Poi si sono diretti nei locali privati dello chef dove hanno trovato e portato via alcune carte di credito.
Tamani, dopo la fuga dei malviventi, è riuscito a liberarsi e a rifugiarsi in un bar vicino da dove ha chiamato i carabinieri.
Sull’episodio è tornato il presidente della Federazione Lino Enrico Stoppani, che ha indirizzato a Tamani una lettera, di cui riproduciamo di seguito il testo e in cui denuncia la violenza contro bar e ristoranti italiani.
Lettera del Presidente Stoppani a Romano Tamani
Gentile Sig. Tamani,
ho letto con dispiacere e profonda preoccupazione il grave fatto di cronaca che l’ha riguardata, con una violenta aggressione che dimostra, purtroppo, il degradato contesto sociale in cui si è costretti a vivere ed operare.
Nel registrare l’ennesimo episodio di violenza verso imprenditori del nostro settore, che offrono un qualificato servizio e presidiano i territori, lavorando e distribuendo benessere a tanti soggetti (familiari, dipendenti, fornitori), Le esprimo, a nome di tutti i Pubblici Esercizi italiani che rappresento, la vicinanza e la solidarietà che la gravità dei fatti impone.
Come Presidente della Fipe, l’Associazione di riferimento dei Pubblici Esercizi italiani, sono orgoglioso di Lei, che con coraggio, responsabilità e dignità ha voluto rendere nota la Sua drammatica vicenda, per richiamare anche miglior presidio e attenzione sui temi della legalità.
Un’attenzione che ritengo dovuta e meritata a favore di persone come Lei, e la Sua storica attività. Che valorizzano la Ristorazione italiana. Fatta soprattutto da imprenditori capaci e perbene, che hanno fatto i sacrifici della trafila professionale e messo a frutto le esperienze in un importante progetto imprenditoriale.
RinnovandoLe il dispiacere per i fatti e i sentiti sentimenti di vicinanza e solidarietà, Le porgo i più cordiali e distinti saluti.
Lino Enrico Stoppani