ROMA — Il primo Starbucks della capitale aprirà nella zona dei Musei Vaticani. L’inaugurazione è prevista all’inizio del prossimo autunno. La conferma giunge dalla stessa azienda che si prepara anche a una seconda apertura, in un’altra location romana tutt’ora top secret. Sempre valida l’ipotesi piazza di Spagna o Stazione Termini, rilanciata da varie fonti giornalistiche.
Una scelta strategica, quella del Vaticano. I Musei sono infatti uno dei siti artistici più visitati al mondo: più di sei milioni di turisti varcano ogni anno la loro soglia.
Il primo store romano ricalcherà il format tipico della catena e non replicherà dunque la grandeur della Roastery milanese. Ci saranno tutte le specialità targate Starbucks, a cominciare dall’iconico Frappuccino. E ci sarà l’immancabile wi-fi, con la possibilità dunque di installarsi con il proprio pc portatile o smartphone, per lavorare o navigare a piacimento in un ambiente confortevole.
La zona dei Musei Vaticani era già finita nella bufera in seguito alla decisione di un altra grande catena americana, McDonald’s, di approdare al di là del Tevere. Residenti e negozianti avevano sollevato diverse lamentele, definendo la scelta “inadatta” e “fuori luogo” rispetto alla storia del quartiere e dei negozi storici.
“Con Starbucks puntiamo a inaugurare 200-300 punti vendita in tutta Italia” aveva anticipato l’imprenditore Antonio Percassi già a febbraio 2017.
“Dobbiamo capire la risposta del mercato – ha spiegato invece Roberto Masi, managing director di Starbucks Coffe Italy – ma se tutto andrà bene, il piano di sviluppo prevede circa 10-15 aperture l’anno e un focus, oltre che sui centri città, anche sui luoghi di viaggio, come aeroporti e stazioni, e centri commerciali”.