TORINO — Continua a far discutere la decisione del King’s Cafè Bistrot di via Verdi a Torino di far pagare 20 centesimi il bicchiere d’acqua servito al banco. Come spiega il titolare del locale Angelo Dina, la sua è «una provocazione contro la maleducazione». Ne avevamo parlato in un precedente articolo. Nel suo bar un cartello dice: «Noi non serviamo un goccino d’acqua. Noi serviamo un bicchiere di seltz a 0,20».
Come Angelo in un’intervista alla Stampa
«Il bicchier d’acqua è una gentilezza del barista. Non è scritto da nessuna parte che sia dovuto. Lo so, lo fanno tutti, e se tutti fanno una cosa si pensa sempre che sbagli chi la fa in maniera diversa.
L’Italia è il Paese in cui il caffè costa meno, in quell’euro ci sono molte cose: un bagno pulito, o la fatica di svegliarsi alle 6 per infornare le brioche. Il bagno lo puliamo ogni due ore. Molti lo danno per scontato, io dico: no, non è scontato. Ogni tanto qualcuno arriva, lo usa, esce senza prendere neppure un caffè.
Sapevo bene che con quel cartello avrei avuto recensioni negative. Lavoro nei bar da 38 anni, la maleducazione è aumentata.
La fatica è data per scontata
Le persone secondo me non sono serene, negli anni ’70 e ’80 avevi la prospettiva che la vita sarebbe andata a migliorare, adesso si guarda avanti e si ha paura». Ecco è la versione del barista.