MILANO – The Milan coffee festival ha appena chiuso i battenti, lasciando il ricordo di incontri con tanti professionisti del settore e il retrogusto di tazzine d’eccellenza. Tra i nomi che hanno arricchito il programma della manifestazione, sicuramente si è distinto Caffè Trucillo, ben rappresentato dall’energia e dal sorriso contagioso di Antonia Trucillo. Una delle donne che contribuiscono ogni giorno a rendere unico il prodotto dell’azienda di Salerno.
L’impresa che non si occupa semplicemente di produrre caffè in maniera automatica, ma che fa della cultura di questa bevanda, uno dei pilastri portanti del brand. A questo proposito, prezioso il resoconto pubblicato sul blog flavyalg.com, che ora condividiamo.
Per fornire al lettore uno sguardo di un’appassionata del chicco, attraverso le tante possibilità presenti all’interno dello stabilimento dell’azienda campana.
Caffè Trucillo dall’espresso alle estrazioni filtro
La blogger esordisce costruendo una narrazione coinvolgente- “Volevo scrivere un articolo su come si produce il caffè, poi ho conosciuto Antonia ed ho cambiato idea. La sua passione è diventata protagonista.”
Trascorrere alcune ore con lei si è rivelato un’esperienza unica
“Parlare con qualcuno che ama profondamente ciò che fa è qualcosa che inevitabilmente ti arricchisce e non ti lascia indifferente. Quindi non vi parlerò di come si lavora il caffè. Ma di tutta la passione che gira intorno ad ogni semplice, piccola, tazzina di caffè.
Di come questa passione ogni giorno ha come obiettivo il continuo miglioramento e la ricerca dell’originalità. Abbiamo percorso la linea retta che attraversa dall’inizio alla fine la nuova sede della Cesare Trucillo S.P.A. La ditta fondata con altrettanta passione e dedizione dal nonno di Antonia quasi 70 anni fa.”
All’interno dell’area produttiva
“Qui arrivano i sacchi di caffè provenienti dai diversi paesi di origine (da ben tre diversi continenti: Centro e Sud America, Africa e Asia). Per essere poi accuratamente selezionati e miscelati.
Si sente un odore unico, forte, incisivo, come di terra bagnata, ed è da qui che parte tutto. Da un semplice chicco vengono fuori poi infinite possibilità di preparare e quindi gustare un ottimo caffè. Molti di questi in Italia non sono per nulla adoperati, se non sconosciuti.”
All’interno dello stabile, un excursus dal V60 al Cold Brew
La blogger guida il consumatore tradizionale, abituato a considerare il caffè solo come espresso, attraverso diversi metodi di estrazione. Esplorando il mondo del caffè filtro tra il V60 e il Cold Brew. Instillando, goccia dopo goccia, la curiosità ai coffeelover aperti alle novità.
Le conclusioni di chi ama il caffè
“Se siete arrivati fino a questo punto probabilmente vuol dire che amate il caffè almeno quanto me. Ma forse, come per me, la quotidianità e il nostro atteggiamento abitudinario ci hanno portato nel tempo ad essere superficiali in ogni cosa. Soprattutto nelle piccole e semplici cose che sono poi le più belle e importanti, come bere una tazza di caffè.
Un mondo inaspettatamente infinito
In grado di farci viaggiare con il gusto, l’olfatto, il tatto, la vista. Un viaggio troppo bello per durare solo pochi secondi un paio di volte al giorno. Questa esperienza ha cambiato profondamente il mio modo di viverlo.
Non potrò più bere un caffè senza assaporarne ogni piccola sfumatura, senza ripercorrere con la fantasia il lungo viaggio di ogni piccolo e preziosissimo chicco; senza ricordare gli occhi brillanti di passione di chi oltre a fare caffè trasmette la cultura del caffè. Cultura che è simbolo della tradizione di famiglia Trucillo.”
Tutti i riferimenti
Per sperimentare lo stesso viaggio esplorativo compiuto da Flavia, ecco tutti i contatti.
Per tutte le informazioni riguardo ai corsi in questo link e sulla pagina IG @caffetrucillo.
E possibile anche seguire Antonia Trucillo, sulla sua pagina IG @Theitaliancoffeegirl