FIRENZE – Perché Umami Coffee Campus? È presto detto. Come tutti sanno il nostro organo di senso deputato al riconoscimento dei gusti è in grado di percepire chiaramente l’acido, il dolce, il salato e l’amaro. Riconosciuto da fisiologi giapponesi nel 1908 esiste anche un quinto gusto, che si riferisce a un gusto sapido, l’Umami.
Umami, che significa saporito, squisito, delizioso) stimola una percezione sulla lingua di un gusto che potrebbe venire riconosciuto come un mix di salato e leggermente dolce, ma in realtà si tratta di un gusto a sè stante.
Nella cucina asiatica l’Umami viene percepito per esempio nella salsa di soia che accompagna come condimento numerose pietanze ma anche, nella nostra cucina italiana, è presente in notevole intensità nel Parmigiano reggiano.
Da questo significato letterale, la parola Umami è stata utilizzata nel titolo del coffee campus per sottolineare che trattasi di un campus durante il quale viene trattato l’argomento caffè da tutti i punti di vista ma in particolar modo da quello legato alla sensorialità, alla percezione e all’allenamento dei gusti, al riconoscimento degli aromi e alla descrizione delle caratteristiche organolettiche della tazza di caffè.
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Umami Coffee Festival vuole risvegliare i nostri sensi, troppo spesso assopiti da quest’epoca post moderna che li ha intorpiditi ed abituati ad un appiattimento e standardizzazione della nostra alimentazione a prevalenza di cibi precotti, preparati dall’industria alimentare, ormai lontana dalla tradizione.