VENEZIA – Lavazza riconferma la propria attenzione e sensibilità al mondo delle arti e della cultura attraverso un progetto volto a ridefinire l’immagine dello storico Caffè Paradiso dei Giardini della Biennale di Venezia, che l’azienda ha scelto di affidare a Cino Zucchi, l’architetto di Nuvola Lavazza a Torino, e alla product designer Elena Salmistraro.
Il caffè primo social media della storia
La riapertura del Caffè Paradiso rappresenta per Lavazza un’ulteriore opportunità per consolidare la propria presenza nella laguna veneziana. Abbraccia la filosofia dell’azienda torinese che vede il caffè come uno dei principali “sostenitori” della cultura. Nonché il primo “social media” della storia.
Un simbolo di convivialità che ha favorito la nascita e la diffusione di idee e di opere d’arte. Che trova in Venezia uno dei luoghi più favorevoli per portare avanti progetti artistici e culturali in Italia.
Sbarcando dal vaporetto alla fermata dei Giardini della Biennale, la prima vista che si presenta è quella della palazzina che ospita la caffetteria e il ristorante Paradiso; intorno ai suoi tavolini ogni anno si raduna una folla internazionale. Accomunata dalla passione per l’architettura, l’arte e per un luogo unico al mondo. Venezia, città che vede Lavazza presente nei maggiori luoghi culturali e artistici.
Venezia vetrina ideale
“Questa città, da sempre considerata il più importante centro d’arte e cultura in Italia e nel mondo con i suoi 25 milioni di turisti internazionali l’anno, è per noi la vetrina ideale. In cui arte e cultura si fondono in una commistione perfetta.
Permettendoci così di diffondere la cultura del caffè italiano in tutto il mondo e di posizionarci come premium brand di riferimento.” – dichiara Francesca Lavazza, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo.
“Abbiamo scelto di celebrare l’apertura del nuovo Caffè Paradiso. In occasione di uno degli appuntamenti culturali più conosciuti a livello internazionale. Per poter raggiungere in questo modo un pubblico proveniente da tutto il mondo e accoglierlo nel nuovo paradiso di caffè affacciato sulla Laguna”.
Il leit-motiv del nuovo bancone
“Un bancone concepito come un piccolo caleidoscopio. Dove vengono riflesse le vicende quotidiane. Assieme alla palette dei materiali uniscono una sensibilità contemporanea a un riferimento profondo alle tecniche tradizionali dell’artigianato veneziano che generano risonanze inaspettate. Dalle specchiere molate al costume di Arlecchino” – afferma l’architetto Cino Zucchi.
“La coincidenza fortuita tra il nome esistente della caffetteria all’interno dei Giardini della Biennale e l’immagine consolidata degli spot pubblicitari Lavazza è la base di una comunicazione costruita su un progetto ad hoc.
Capace di riconoscere in pieno le particolarità del luogo in senso fisico e spirituale; un progetto dall’immagine al contempo semplice e dotata di mille “riflessioni” .Dove storia e contemporaneità, tradizione e ricerca si fondono e si specchiano una nell’altra”.
Cino Zucchi per la storia dell’azienda torinese
“L’intervento grafico cerca di esporre la storia del caffè Lavazza in sintonia con l’opera di Cino Zucchi, che evoca l’estetica veneziana. Le losanghe di Arlecchino, di natura astratta, vengono addensate e differenziate fino a creare delle orditure di sottofondo. Che fungano da accompagnamento alle grafiche.
Ottenute tramite scomposizione della pianta del caffè in tutte le sue forme e porzioni; i nuovi soggetti diventano anch’essi protagonisti e, come a teatro, danno vita allo spettacolo immaginario del paradiso del caffè. Una sorta di nuovo eden.” – ha dichiarato la product designer Elena Salmistraro.
Un legame forte con il territorio veneziano
Con il restauro dello storico Caffè Paradiso, Lavazza consolida il legame con il territorio veneziano. Aggiungendo così un ulteriore tassello al percorso che ha scelto di abbracciare e di portare avanti da oltre 25 anni. Attraverso collaborazioni, iniziative e grandi progetti artistico-culturali.
Da sempre, infatti, Lavazza affianca l’impegno nella promozione delle arti visive
Al sostegno dei luoghi dove la cultura prende vita, in una visione globale rafforzata dal legame con il territorio. Quello con la città di Venezia è un rapporto speciale, siglato da grandi partnership.
Dal 2015 il brand torinese collabora con la Fondazione Musei Civici, che sovrintende e gestisce alcune delle istituzioni veneziane più prestigiose. Tra cui il Palazzo Ducale e il Museo Correr, e dal 2016 è “Institutional Patron” della Collezione Peggy Guggenheim. Queste pluriennali collaborazioni consentono a Lavazza di offrire all’interno dei Musei un’autentica esperienza di caffè. Oltre che di collaborare alla realizzazione di esposizioni culturali di rilievo.