NAPOLI – Esiste un locale che fa del tradizionale espresso partenopeo il suo prodotto di punta, un po’ per esser competitivi di fronte all’arrivo delle grandi catene come Starbucks a Milano. L’idea del Caffè Napoli è di tre imprenditori – Francesco Fiandra, Mauro e Fabio Compagnoni – prende corpo nel 2015.
Il focus è preciso: esportare la tradizione dell’espresso napoletano in Italia e nel mondo. Banditi i beveroni, dunque, perché lo spazio è dato tutto all’autentico ristretto con la cremina frutto della miscela napolitana. La cui particolare tostatura conferisce una colorazione più scura, anche se l’elemento fondamentale per la qualità della tazzina è la macchina a leva.
Caffè Napoli: sono 17 a Milano e una a Londra
Il piano di sviluppo prevede ancora l’apertura di 110 locali in 5 anni in Italia, mentre all’estero si punta su Middle East e Usa. «Il concept vuole rivoluzionare il bar vecchio stile – spiegano i fondatori.
– e tutti i locali richiamano da vicino la classica casa napoletana». Il format ha caratteri di unicità: banco filo strada, pareti blu mare, maioliche di Vietri e la boutique Caffè Napoli (con spazi espositivi per prodotti napoletani e per le miscele create ad hoc dalla torrefazione GV Caffè di Napoli).
L’espresso napoletano è accompagnato da una selezione molto ristretta di cibi della tradizione partenopea. Inoltre, sono disponibili anche alcuni caffè speciali (ad esempio arricchiti con cacao, nocciola, vaniglia o crema di latte). A partire da quest’anno il format si è esteso alla formula Bistrot, denominata Caffè Napoli – Pasta Bar.