MILANO – Nello scorso numero abbiamo pubblicato il commento Andrej Godina riguardo il tanto discusso lancio di Coca-Cola Plus Café Espresso in Brasile. Primo Paese produttore al mondo di caffè e secondo consumatore dopo gli Stati Uniti. Le reazioni su questo evento e rispetto allo stesso intervento di Godina, non si sono ancora esaurite. Cogliamo l’occasione di diffondere la replica di Gianfranco Brumen esperto di caffè e di espresso. Ha lavorato in illy Caffè per più di 30 anni dove è stato il responsabile dela qualità, sviluppando il sistema qualità aziendale fino a conseguire la certificazione di prodotto.
Brumen puntualizza sulla terminologia
“In riferimento alle considerazioni dell’amico Andrej Godina, non concordo che i classici parametri di preparazione per l’espresso siano obsoleti.
Infatti, i milioni di tazze offerti ogni giorno in Italia, hanno come riferimento i classici valori citati. Sono un riferimento indispensabile per caratterizzare l’espresso italiano. Senza uno standard di riferimento ognuno può fare qualsiasi “ciofeca” e chiamarla espresso.
Anche la definizione di bevanda polifasica con la crema che trattiene gli aromi contribuisce a definire l’espresso e non credo che qualsiasi preparazione in lattina possa rapportarsi all’espresso italiano come servito con una macchina professionale. Ognuno poi potrà preparare delle bevande a base di caffè, ma non dovrebbe fare riferimento al termine “espresso”.”