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venerdì 22 Novembre 2024
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Everton rinnova lo stabilimento di Tagliolo Monferrato in ottica 4.0

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GENOVA — Cresce lo stabilimento Everton di Tagliolo Monferrato (AL). L’azienda si è infatti dotata di un più ampio ed efficiente magazzino, che risponde alle sue accresciute esigenze di operatività.

Al taglio del nastro ha partecipato il sindaco Giorgio Marenco, a dimostrazione di come Everton sia un attore importante dell’economia del territorio. Per il Piemonte, ma anche per la Liguria: la società è infatti nata a Genova, dove è tutt’ora situata la sede.

Il magazzino ricopre oggi un’area di 3.050 mq: l’ampliamento del 30% di superficie ha corrisposto a un aumento dell’87% di posti pallet per lo stoccaggio di materie prime e di prodotto finito.

Investimenti per 1,2 milioni

Per rendere i processi più performanti, a vantaggio dei propri dipendenti e della qualità finale dei prodotti, Everton ha inoltre completato il rinnovamento tecnologico delle linee produttive in ottica Industria 4.0 e introdotto il sistema gestionale SAP-MES integrato con la produzione per un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro.

La scelta di dotarsi di un sistema ERP integrato viene dal fatto che nell’ultimo decennio l’azienda ha avviato un processo di internazionalizzazione e di integrazione di filiera.

Una filiera internazionalizzata

Il Gruppo, infatti, è oggi dislocato in tre Paesi: oltre all’Italia, dove si concentrano la produzione e il confezionamento di preparati solubili e zuccheri, è presente in India con Everton Tea India pvt ltd – con le coltivazioni dirette e i 6.000 mq stabilimento produttivo dedicato alla produzione e al confezionamento di tè – e in Croazia con Herbarium d.o.o., dove si concentra la produzione e confezionamento di erbe, tisane e infusi con circa 500 mq tra uffici e infrastrutture, 1.000 mq di produzione e 2.000 mq di magazzino. I dipendenti totali sono 200, per la maggior parte donne, per un’età media di 34 anni in Italia, di 25 in India e di 35 in Croazia.

Il sistema SAP-MES

Il sistema SAP-MES copre tutta la filiera, dall’ingresso della materia prima fino al confezionamento, e permette una totale tracciabilità dei prodotti, verificabile in ogni momento dai dipendenti stessi, dotati di tablet di ultima generazione.

“Il nuovo sistema gestionale permettere una maggiore integrazione tra la produzione e le altre aree aziendali, e consente di svolgere analisi di marginalità accurate, facilitando il governo dei processi produttivi e aziendali in generale –  ha dichiarato il Direttore Generale Federico Figini-. Una scelta, questa come quella relativa all’ampliamento, fortemente voluta dalla famiglia Dodero/Donelli, frutto della forza imprenditoriale del gruppo e della vocazione a intuire e soddisfare i bisogni dei consumatori, traducendoli in leve di mercato. Un modus operandi che anche gli ultimi dati di bilancio confermano: in 5 anni il tasso di crescita media è stato del 15%. Risultati che ci rendono fieri di un percorso in continua evoluzione, che da ormai tre generazioni prosegue con grande dedizione e competenza per diffondere nel mondo la cultura del tè”.

Dagli esordi nel 1947, l’impresa si è profondamente trasformata, crescendo fino a diventare uno dei punti di riferimento per il mercato del tè, tisane, infusi, solubili e zuccheri, sia a marchio proprio che a marca privata. Il fatturato consolidato nel 2017 si attesta a 23milioni € e gli investimenti dal 2011 al 2018 hanno sfiorato i 9 milioni di euro. Anche i numeri meritano una menzione: sono oltre 3.000 le tonnellate di solubili prodotti ogni anno nello stabilimento di Tagliolo  Monferrato e oltre il miliardo le bustine di tè/infusi prodotte, pari a 150 milioni di litri, per un totale di 500 tonnellate tra tè ed erbe.

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