NEW YORK – Per l’estate 2018 non mancano certo le novità in quanto a gusti di gelato. Dalla Ronaldo-mania che ha partorito il cr7, all’idea che arriva dalla Grande Mela e si chiama Booza. Per chi è nostalgico dei Chupa Chups anni ’90, che si trasformavano in gomme da masticare, una buona notizia: esiste anche il gelato gommoso.
Booza resiste al calore, fila e si arrotola
Un gusto che sembra quasi materiale per produrre sculture. Un risultato decisamente “plastico“. Dalla descrizione, a prima vista, fa subito pensare ad una di quelle mode per la loro natura bizzarra.
Eppure, Booza sta esplodendo tra i golosi newyorkesi nell’ultimo periodo, che però ignorano le origini di questo prodotto elastico. Che, effettivamente, non sono recenti, ma risalgono ad un periodo antico.
Dal Medio Oriente agli Stati Uniti
Il gelato gommoso infatti, ha compiuto un lungo viaggio sia nello spazio che attraverso il tempo. Nato nel Medio Oriente, in epoca antica, è arrivato sino a Brooklyn.
Una ricetta che si risale a oltre 500 anni fa, per preparare un gelato tipico della tradizione araba. Oggi reinterpretata con dei gusti aggiornati. Quindi, non solo crema e pistacchio, ma anche caramello salato, oppure zafferano con grani di pepe.
Una consistenza che incuriosisce
A gustarlo, questo gelato colpisce sicuramente per la sua consistenza. Di sicuro molto lontano da quella a cui si è abituati per i prodotti industriali e anche per quelli artigianali che richiamano il made in Italy.
Due ingredienti chiave
Il motivo per cui Booza è così gommoso, va ricercato nelle componenti originarie di questa ricetta. Che sono il salep, farina del tubero di orchidea e la gomma arabica. Un ingrediente che è totalmente edibile ed è l’elemento che si oppone al fenomeno della cristallizzazione dello zucchero. Lo stesso che dona la consistenza gommosa al gelato.
