MILANO — Sono le due del pomeriggio ed è tempo di siesta. I mici lo sanno bene e non si scompongono. Acciambellati nelle loro ceste continuano a fare quello che preferiscono: dormire. Non importa quanti umani si agitino intorno a loro. Tanto vale lasciar perdere, aspettare la prossima occasione, ed approfittarne per mangiare qualcosa, un dolce o una lasagna fatta in casa. Siamo al «Crazy Cat Café» di Milano dove i padroni di casa sono i gatti.
Per la precisione 9 trovatelli che vivono in questo spazio studiato e arredato solo per renderli felici.
Pieno di luoghi dove arrampicarsi, nascondersi, farsi le unghie, lanciare assalti, mimetizzarsi. Ma anche rilassarsi e lasciarsi andare nelle braccia del Morfeo felino.
Un’idea avuto in Giappone
«L’idea ci è venuta dopo essere stati in un neko café in Giappone»— spiega uno dei due soci fondatori del locale, Marco Centonza, 34 anni.
«Quando abbiamo aperto il Cat Café, 3 anni fa, in Italia eravamo i secondi, dopo Torino. Adesso c’è un locale simile a Roma e un altro a Palermo. È bellissimo ma impegnativo perché prima di tutto i mici devono stare bene ed essere a loro agio. Ci sono delle regole ferree che i clienti devono seguire: mai dare da mangiare, mai prenderli in braccio, parlare a bassa voce, fare foto senza flash».
E — ma questo è evidente — non disturbare il loro sonno. Perché anche i «mici da caffè», come tutti i gatti del mondo, amano farsi rispettare.
Beatrice Montini