MILANO — È stato definito ed approvato il Disciplinare del caffè espresso italiano tradizionale. Lo hanno varato il Comitato Italiano del Caffè, il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale ed Inei.
Disciplinare dell’espresso: cosa prevede
Secondo il documento l’espresso italiano tradizionale deve essere preparato esclusivamente con macchina professionale da bar. E soltanto partendo da una miscela di caffè in grani.
Si tratta quindi di un documento condiviso dagli operatori del comparto caffè. È un disciplinare che ha definito i parametri tecnici. Le caratteristiche che deve possedere il caffè espresso italiano tradizionale. Questo, sempre a garanzia della qualità e della tradizione della bevanda.
In particolare poi, sono stati individuati i parametri chimico fisici relativi alla descrizione in tazza. Oltre che al sistema di estrazione.
Esattamente come mostrano le quattro pagine del documento riportato sotto. Sono state inoltre descritte in dettaglio, le metodologie operative. E anche tutte le strumentazioni idonee per condurre le analisi.
Mario Cerutti, Presidente del Comitato Italiano del Caffè sottolinea:
“Questo disciplinare rappresenta un risultato importante. A lungo perseguito. Un successo che rafforza il sistema Italia, assieme al valore e alla professionalità degli operatori del comparto.
Si tratta inoltre di una garanzia ulteriore per il consumatore. Ancora per un prodotto di sempre maggiore qualità”.
Giorgio Caballini di Sassoferrato. Presidente del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale
Ci tiene a precisare che: “È stato un lavoro costruttivo. Un risultato che ha visto per la prima volta impegnate insieme importanti realtà del mondo del caffè.
Sempre per raggiungere un obiettivo condiviso al fine di offrire qualità e tradizione alla grande maggioranza dei cittadini italiani. Gli stessi che considerano il caffè espresso italiano tradizionale parte integrante del loro patrimonio e identità nazionale.
Un esempio per tutto il sistema Paese a difesa della nostra identità culturale e del tessuto economico. Ringrazio il Presidente Cerutti che ha creduto in questo progetto. Così come tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione”.
Il documento varato andrà quindi a integrare il dossier alla commissione Commissione Italiana Unesco per la candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità.
Ecco il documento originale
Disponibile anche sul sito del Comitato Italiano del Caffè a questo link .