MILANO – Se il Milano Coffee Festival si è proposto come evento di divulgazione del caffè di qualità, allora è importante esplorare i nuovi modi in cui oggi avviene la comunicazione. Di questo, abbiamo discusso proprio con la blogger Beatrice Tagliaferro che abbiamo incontrato alla finale triestina di Maestri dell’espresso junior.
Una millennial di 23 anni che si esprime grazie al web. Il suo blog parla di caffè e lo dice lo stesso dominio coffeeismymust.
Beatrice Tagliaferro: il caffè più di tutto
“Sono innanzitutto un’amante del caffè e ho deciso per questo di avvicinarmi a questa bevanda dal punto di vista del consumatore. Ad esempio, mi piace andare in giro per Roma e scoprire nuovi locali da recensire.
Non mi occupo quindi del caffè dal punto di vista della produzione, ma più che altro mi interessa il modo in cui viene servito al cliente.
Il caffè è una passione che è nata all’interno della mia famiglia. Se ci penso, il mio primo caffè l’ho bevuto a 11 anni. Da quel momento, l’espresso mi accompagna durante tutte le giornate e rappresenta ormai per me un momento conviviale.
Una passione trasformata in un blog
“Prima di tutto ho pensato di esprimermi attraverso il profilo Instagram. In seguito, a questo canale, ho affiancato il blog. L’idea iniziale era quella di proporre una visual storytelling. Quindi una vera e propria narrazione per immagini.
Questo perché mi piace molto la fotografia e l’estetica delle foto. Riesco, attraverso Instragram, a comunicare anche la bellezza del caffè oltre che la sua bontà.
Poi: è vero che il nome del mio blog sottolinea la centralità del caffè. Ma non è più il solo elemento che ho voluto esplorare. Col tempo, mi sono appassionata più in generale alla colazione. Un momento della giornata che mi piace osservare molto anche all’estero, per vedere come la vivono.”
Perché non solo caffè?
“La nostra prima colazione è più complessa del solo caffè. Quindi ho pensato di ampliare il concetto del caffè. Poi l’influenza anglosassone mi ha portato ad esplorare anche il brunch. Il caffè è sempre protagonista in tutti questi pasti, però non è più lasciato da solo.”