MILANO – La prima edizione del Milano coffee festival è finita ma se ne continua e se ne continuerà a parlare ancora. Per tantissimi motivi, anche differenti. E non soltanto per il successo. QUI trovate il comunicato ufficiale di chiusura dell’evento. Ma, approfondimenti ulteriori, avverranno nel corso di riunioni convocate dagli organizzatori per decidere come andare avanti. Vi terremo aggiornati.
Intanto, in attesa di comunicazioni che ci saranno, adesso qui sotto trovate il punto della situazione nelle risposte a 6 domande da parte degli organizzatori.
Alle domande hanno risposto:
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè
Domande e risposte sulla prima edizione del Milano coffee Festival
1. Qual è il risultato raggiunto con la prima edizione d el Milano coffee festival?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: «La creazione di un nuovo stimolante evento. Con contenuti culturali, di intrattenimento e divulgazione a tema caffè che coprono a 360° il tema. E con la presenza di espositori tecnici destinati sia al pubblico dei coffee lovers, che dei professionisti del settore. Con un range ampio e ben rappresentato.»
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: « A mio avviso, sono stati raggiunti diversi risultati: innanzitutto è stato portato a compimento il primo evento in Italia dedicato al caffè, all’interno del quale il carattere culturale ha prevalso su quello commerciale.
Questa era una sfida il cui esito non era affatto scontato, ma che credo sia stato ampiamente raggiunto. Un altro risultato raggiunto è quello della collaborazione fra imprese ed associazioni diverse. Mi riferisco a Ucimac, al Consorzio Italiano promozione Caffè, a Sca e a Fiera Milano. Tutte organizzazioni unite nell’obiettivo comune di promuovere e rilanciare un nuovo modo di vivere e consumare il caffè.
Infine, ulteriore risultato è stato poi quello di esser riusciti a raggiungere il consumatore. Andando finalmente oltre il classico target, ovvero gli operatori. Si è stati in grado di garantire un’esperienza nuova e ricca di stimoli.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano: «Con il Milano Coffee Festival abbiamo dato il via ad un nuovo capitolo per gli amanti del caffè. Si sentiva l’esigenza di avere un appuntamento aperto al pubblico, e non solo agli addetti, che potesse fornire quella “cultura” che, come per i vini, ora viene vissuta come un’esigenza sia dai produttori sia dai consumatori.»
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «Consideriamo la prima edizione del Milano Coffee Festival un’esperienza positiva. In quanto siamo riusciti a coinvolgere numerosi torrefattori e produttori di macchine per caffè. Oltre a diversi Paesi produttori, grazie al supporto dell’IILA. I corsi SCA e dell’Università del Caffè di Illy, data l’alta professionalità degli stessi, hanno destato molto interesse. E sono stati caratterizzati da una partecipazione numerosa. Di rilievo anche le sponsorizzazioni da parte di operatori esterni quali Bauli, De Longhi, Italia Zuccheri, Parmalat Zymil.»
2. Soddisfatti degli oltre 10.000 visitatori?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: «Al di là di questo dato la nostra Associazione ha beneficiato di un interesse davvero grandissimo per i temi e relatori proposti, grande folla ai workshop durante interventi di esperti, AST e Campioni. Un risultato che ci incoraggia a proseguire questo tipo di presenza e a migliorarlo ulteriormente.
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: «Non avevamo formulato stime rispetto al numero di visitatori. Questo perché è la prima manifestazione con questo format innovativo. Per cui, non avevamo riferimenti per un confronto.
La prima giornata forse, è stata meno esplosiva rispetto alle due giornate successive. Quando invece abbiamo riscontrato un afflusso che, soprattutto durante determinate fasce orarie, ha superato ogni ottimistica aspettativa.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano: «Miglior risultato non poteva essere. Abbiamo visto persone interessate alla bevanda nel suo insieme, per conoscerne le peculiarità. Un pubblico eterogeneo, ma informato e curioso. Anche il giorno dedicato agli operatori è stato un vero successo.»
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «Siamo molto soddisfatti soprattutto per l’alta partecipazione dei giovani, interessati alla cultura del caffè, ma anche per l’adesione all’evento degli operatori, presenti numerosi nella giornata loro dedicata.»
3. Quali sono i commenti più interessanti che ha raccolto?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: «Una forte approvazione per il lavoro della Associazione di divulgazione e promozione della qualità nel mondo del caffè, davvero molti i complimenti da parte di chi non ci conosceva. Molte le richieste di contatto e adesione. Gratitudine per i seminari ad ingresso libero, molto godibili, ma che avevano uno spessore di alto livello, rendendo accessibili nozioni autorevoli. Elevato interesse degli studenti degli istituti alberghieri statali, desiderosi di upgrade culturale e tecnico relativo al mondo della caffetteria rispetto a ciò che studiano a scuola.»
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: « Il timore era che questo tipo di evento potesse venire frainteso. In quanto si tratta di una manifestazione che ha voluto porsi come un superamento del tipico format da fiera.
Invece ho potuto constatare con piacere che, tutti gli spazi espositivi sono stati realizzati in modo originale ed innovativo. Soprattutto è stata finalmente messa in disparte la formalità tipica delle manifestazioni focalizzate sull’aspetto più commerciale. Si è respirata una vera atmosfera da festival.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano: «Ottimi riscontri per il mood understatement respirato per tutti i tre giorni e per la location. Grande successo per i palinsesti educational e per i laboratori. Un esperimento giudicato positivamente anche per la sua valenza multi-target. Milano poi si presta a questa tipologia di eventi che sono una sintesi tra cultura, gusto e sperimentazione.»
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «Abbiamo riscontrato molto interesse verso il mondo del caffè, la sua filiera, le origini, le diverse modalità di preparazione della bevanda e con il Milano Coffee Festival abbiamo voluto intensificare il dialogo con gli operatori del settore e con tutti i “coffee lovers”, per dare nuove risposte e nuove prospettive ad una delle passioni più antiche degli italiani, il caffè appunto.»
4. Su che cosa bisognerà lavorare di più nelle prossime edizioni?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: «Lo valuteremo nel corso di un tavolo congiunto di debriefing con le altre parti coinvolte. Credo che questo progetto debba continuare insieme, e che le analisi, soluzioni o possibili migliorie, debbano scaturire dal confronto, lavoro congiunto e progettualità del team che ha sviluppato tutto questo.»
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: «Gli aspetti da migliorare sono tanti. Più che altro perché si tratta di una prima edizione, dalla quale si potranno fare le giuste considerazione per un secondo appuntamento.
Penso che, per lo stesso motivo, l’aver avuto a disposizione un budget ristretto, abbia sicuramente rappresentato un limite importante. Ritengo però che l’agenzia 1620, che ha curato la sua realizzazione, abbia fatto un buon lavoro a livello organizzativo e non soltanto.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano e resposabile Host Milano: «Questa rappresenta per noi un numero 0. A breve ci incontreremo per valutare serenamente quali attività implementare e soprattutto come. Certamente posso dire fin da ora che il festival è destinato a diventare un punto di incontro imprescindibile per tutti i coffee lovers.»
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «Dovremmo investire di più in comunicazione per far conoscere al mondo dei consumatori l’attività svolta dalle aziende, in termini di ricerca della qualità, di sicurezza, di sostenibilità e di formazione.»
5. Il format di questo Coffee festival si ripeterà soltanto a Milano o verrà portato il giro per l’Italia?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: Posso anticipare che la cosa viene già chiesta insistentemente. E’ da valutare. Sicuramente è un obiettivo stimolante che, come Associazione, sentiamo vicino alla nostra mission divulgativa, ovvero raggiungere sempre più pubblico e addetti ai lavori per stimolare crescita e consapevolezza del consumo di caffè Specialty e comunque di qualità.»
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: «È ancora presto per dirlo. A breve ci riuniremo con tutti gli organizzatori, proprio per confrontarci e valutare questa prima edizione. Sarà poi sulla base delle nostre considerazioni, che si definiranno i progetti futuri. E’ scontato in ogni caso che, se le varie valutazioni che emergeranno durante l’incontro, confermeranno il successo dell’iniziativa, sarà naturale portare il festival anche in altre piazze.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano e resposabile Host Milano: «Per il momento ci siamo concentrati su Milano perché ritenevamo fosse la città più adatta alle sperimentazioni. In futuro vedremo: perché no?»
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «Numerosi operatori hanno chiesto di rendere l’evento itinerante. Per dare la possibilità a tutti i consumatori di avvicinarsi al mondo del caffè. La proposta verrà valutata a breve dal Comitato Organizzatore.»
6. Finalmente un evento realizzato grazie alla collaborazione delle associazioni del settore. Siamo sulla strada giusta per continuare a un lavoro così in futuro?
Cristina Caroli Coordinatore Nazionale Sca, Speciality Coffee association Italy: «Mi pare che le premesse ci siano tutte. E auspico che, dopo questa bella esperienza, la collaborazione sarà ancora più stretta. Con obiettivi comuni sempre più ampi e volti ad anticipare esigenze e trend del settore.»
Maurizio Giuli, presidente Ucimac, Unione Italiana costruttori macchine professionali per il caffè: «L’unione fa la forza. E credo che questa manifestazione lo abbia confermato ancora una volta. L’auspicio è che le associazioni ed aziende che non hanno partecipato a questa prima edizione, trovino uno stimolo per fare parte della causa comune. Le nostre porte sono aperte, sempre nello spirito della collaborazione. Questo perché ormai non è più ammissibile cadere nel solito errore italiano della frammentazione.»
Simona Greco Director Art, Fashion, Hospitality & Travel Exhibitions Department Fiera Milano e resposabile Host Milano: «Certamente. Il Milano coffee festival è nato da un obiettivo comune: quello di fare cultura e fornire risposte concrete ad un consumatore esigente. L’entusiasmo dei visitatori e degli operatori ci ha dimostrato di aver fatto la scelta giusta e ci ha fornito degli spunti interessanti da sviluppare.
Il Milano coffee festival è fare cultura del caffè
Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè: «L’obiettivo è fare cultura sul caffè. Tutte le Associazioni che possono dare un contributo per il bene del settore sono benvenute!»