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Campari: azionariato diffuso e politiche di welfare nel nuovo accordo integrativo

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MILANO — Azionariato diffuso, flessibilità e politiche aziendali. Sono questi i capisaldi dell’accordo integrativo del gruppo Campari. Riferendosi al quadriennio 2018-2021. Questo interesserà i circa 600 dipendenti della sede e dei siti produttivi italiani.

Campari: il Gruppo fondato nel 1860

Negli ultimi 15 anni ha vissuto uno sviluppo importante; diventando il sesto player mondiale per importanza nell’industria degli Spirit di marca.

La multinazionale italiana conta 18 impianti produttivi. Di cui 4 in Italia. Inoltre, impiega complessivamente circa 4.000 persone.

Migliorano le relazioni industriali

“La sua identità è sempre più internazionale. – Commenta il segretario nazionale della Fai Cisl Attilio Cornelli.

– Per questo, il rinnovo dell’accordo è particolarmente significativo. Soprattutto nel panorama industriale italiano.

E’ aggiornato nella sua parte strumentale e in quella economica; con un incremento del premio di partecipazione di 305 euro nel quadriennio. Oltre che un montante in termini reali di 805 euro.

Introdotte importanti novità

Come quelle che migliorano le relazioni industriali. Tramite un maggior coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. Su salute, sicurezza, formazione; professionalità, welfare; benessere organizzativo e responsabilità sociale”.

Azionariato diffuso

Un capitolo fondamentale importanza è quello sull’azionariato diffuso. Si apre così al futuro, il programma di partecipazione economico-finanziaria dei dipendenti. Ai quali sarà consentito infatti di ricevere azioni a condizioni di favore.

Spiega Massimiliano Albanese. Segretario generale della Fai Cisl Lombardia.  “Vengono innanzitutto confermate maggiorazioni più favorevoli rispetto all’impianto del Ccnl su flessibilità e lavoro notturno;

Viene inoltre introdotto un contatore del lavoro notturno

Per rendere così ancora più agevole il confronto con la normativa pensionistica;

migliora anche la precedente intesa sui contratti part-time verticali a tempo indeterminato. Per favorire così la stabilizzazione. E garantire anche flessibilità durante le produzioni stagionali.

Sono state inoltre rafforzate le politiche di genere e delle pari opportunità

E’ stato anche introdotto lo smart-working. Sono stati poi riconfermati gli impegni su sicurezza, formazione e sviluppo professionale; è stato rafforzato il capitolo sugli appalti.

Infine è stato introdotto il welfare contrattuale. Questo interverrà su previdenza, assistenza e servizi sociali”.

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