TORINO- Da giovedì 12 aprile, si è posata in Italia una nuova Nuvola, fluttuando dal cielo del capoluogo piemontese. Al suo interno, uno spazio di oltre trenta mila metri quadrati, trovano il loro posto idee e lavoro, cibo e cultura. Si tratta di poco più di un chilometro. È la distanza tra la prima sede di via San Tommaso 10 dove la Lavazza nacque e via Bologna 32, l’indirizzo attuale.
È una Nuvola dal sapore deciso del caffè italiano e dallo sguardo diretto verso più di 90 Paesi in tutti i continenti. Verso il futuro.
Un progetto cullato per otto anni. Prima ideato e poi costruito da un dream team. Così lo ha chiamato il vicepresidente Giuseppe Lavazza.
Nuvola Lavazza: l’inaugurazione della nuova sede
Un’apertura che rappresenta però molto di più di un nuovo sito aziendale. È un quadrilatero con molte anime che sa assumere forme diverse.
Infatti, Nuvola Lavazza è uffici all’avanguardia, studiati per il benessere dei dipendenti e con il massimo rispetto dell’ambiente. È ristorante d’autore.
Il simbolo di una nuova filosofia di condivisione allegra e informale dei cibi, di una nuova visione della cucina italiana contemporanea.
Ed è anche un museo che accompagna i visitatori alla scoperta dell’universo del caffè e dei suoi rituali. Nonché della storia di successo di Lavazza nel mondo della comunicazione.
Nuvola è una piazza aperta alla città
E’ la possibilità di ammirare i resti di un’antica basilica paleocristiana all’interno dell’area archeologica. E’ un grande spazio eventi per ospitare dibattiti, congressi, appuntamenti culturali, musicali e artistici.
È un bistrot pensato per i dipendenti, ma aperto alla cittadinanza. Infine, la sede dello Iaad, l’Istituto d’Arte Applicata e Design con i suoi oltre 700 giovani creativi.
Un investimento complessivo di oltre 120 milioni di euro
La Nuvola Lavazza incarna i valori e gli oltre 120 anni di storia dell’azienda. Il progetto, firmato dall’architetto Cino Zucchi, dà un volto nuovo – riqualificato e smart – al quartiere Aurora.
E’ pensato per ispirare le persone, mettere in circolo energie e attivare il dialogo; offrendo esperienze di condivisione culturale, sociale, di gusto e di business.
Nuvola Lavazza mette in mostra “radici future”
E’ infatti, un ecosistema di luoghi che prende forza dal passato, energia dal dialogo e guarda oltre. Ispirato dalla continua necessità di innovazione.
“La Nuvola Lavazza contiene la nostra memoria e il nostro futuro”, dichiara Alberto Lavazza, presidente del Gruppo. “Ha le radici ben salde nella città e nel quartiere Aurora. Storicamente teatro del nostro sviluppo industriale, ma è allo stesso tempo un complesso all’avanguardia in grado di dialogare con tutto il mondo.
Così ci piace pensare che Nuvola Lavazza abbia radici future. Perché siamo convinti che il futuro possa maturare bene solo se le radici sono profonde”.
Radici future si allungano verso un fatturato a 2,2 miliardi nel 2021
Lavazza infatti si pone già in avanti, verso il traguardo di 2,2 miliardi di fatturato entro il 2021. Un target definito «ideale» per essere «meno aggredibili» sul mercato.
La stagione delle acquisizioni per Lavazza si è aperta da un pezzo. L’ultima operazione in ordine di tempo è stato l’acquisto del 25% delle azioni del servizio di streaming italiano Chili, a fine 2017; una stagione aperta con l’acquisizione della francese Carte Noire a inizio 2016, proseguita a tappe con cinque diversi dossier (oltre a Carte Noire, Esp, la danese Merrild, la canadese Kicking Horse Coffee e l’azienda padovana Nims).
Quest’anno dovrebbe vedere una fase di consolidamento dei nuovi brand. Quanto agli strumenti per sostenere lo sviluppo, i vicepresidenti Marco e Giuseppe Lavazza hanno le idee chiare: la Borsa ha troppi vincoli. Si può puntare su altri strumenti come i bond per restare indipendenti.
Il portale aperto sul mondo
“Abbiamo voluto che Nuvola Lavazza fosse molto di più del quartier generale efficiente e innovativo di un’impresa moderna e aperta alla contemporaneità”, afferma il vice presidente Giuseppe Lavazza.
“È un grande portale che mette in relazione la nostra azienda, la città dove siamo nati e gli oltre 90 Paesi in cui Lavazza opera. Proprio a Torino e nel quartiere Aurora abbiamo deciso di continuare a crescere.
Per questo motivo, Nuvola è anche l’espressione della nostra determinazione a voler essere sempre di più portatori di innovazione, sviluppo e prosperità all’interno delle comunità e dei luoghi con cui entriamo in contatto.
Nuvola, simbolo globale di apertura e condivisione
Qui, le persone si mescolano, lavorano insieme, producono, scambiano idee. Si confrontano e comunicano con il mondo”.
“Nuvola Lavazza è un luogo unico e innovativo. Uno spazio aperto che dà forma ai nostri valori e alla nostra storia. Offrendo esperienze di gusto e cultura accanto a eventi pubblici”, aggiunge Marco Lavazza, l’altro vice presidente dell’azienda.
“La Nuvola, però, ha anche altre caratteristiche che non si vedono, ma che per noi sono estremamente importanti. È stata sviluppata, infatti, mettendo al centro il comfort delle persone, il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente.
Con il progetto Nuvola abbiamo restituito alla città un’area che era stata concepita per uso industriale. Rileggendola in una logica diversa, con un approccio sostenibile.
Anzi, un’attenzione massima alla sostenibilità, che ha permesso ai nostri uffici di ottenere il livello Platinum, il più alto in assoluto, della certificazione Leed. Il sistema che valuta l’eccellenza energetico-ambientale delle costruzioni. Così Nuvola Lavazza è stata riconosciuta come uno degli edifici più eco-sostenibili del mondo”.
La condivisione
Con l’inaugurazione della Nuvola Lavazza e la prossima apertura al pubblico, l’8 giugno, di Condividere e del Museo Lavazza, si concretizza una nuova filosofia di vita, di lavoro, di business e di socialità.
Il principio è quello dell’apertura e della condivisione, perdare più valore e qualità al tempo e alle esperienze.