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venerdì 22 Novembre 2024
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La protesta dei clienti di Starbucks: la tazza sì, ma riciclabile e non da casa

Arriva forte e chiaro l'appello di ben 900mila clienti Starbucks. I consumatori hanno rivolto un appello direttamente al ceo, per avere prodotti più eco-sostenibili

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SEATTLE (Stati Uniti) – L’iniziativa che responsabilizzava i consumatori Starbucks sull’utilizzo delle tazze portate da casa, non è stata molto apprezzata dai clienti. Infatti, la richiesta di collaborazione per risolvere il problema annoso della plastica e i rifiuti, pretendeva un po’ troppo. Piuttosto che da casa, si protesta, sarebbe il caso di introdurre delle tazze riciclabili.

L’idea di Starbucks quindi, è qualcosa che non aiuta, piuttosto indispone. Al punto che quasi 900mila persone hanno deciso di chiedere all’azienda di impegnarsi di più con i materiali riciclabili.

Tazze riciclabili per consumatori più soddisfatti

L’impegno risale a una decina d’anni fa.

Quando Starbucks garantì che si sarebbe data da fare per sviluppare un bicchiere biodegradabile.

Di certo c’è che, oggi, la promessa non è stata onorata. Questa mattina i consumatori si sono riuniti fuori dalla sede per protestare e domandare un packaging più moderno e rispettoso dell’ambiente.

Circa 15mila le persone che si sono addirittura rivolte al ceo Kevin Johnson

Gli hanno scritto direttamente per sollecitarlo a portare a termine il lavoro e mettere in commercio delle tazze riciclabili al 100%; con ritardo di tre anni sulla deadline indicata nel 2008.

«Le tazze Starbucks sono inquinanti e le persone ne hanno avuto abbastanza delle promesse infrante». Obiettivo degli attivisti, convincere gli azionisti del gruppo a votare su una proposta di sostenibilità.

FONTEtio.ch
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