MILANO – Giandomenico De Franco, ricercatore e amministratore unico di Competitive Data Monitoraitalia (Competitive Data Srl), ha diffuso anche le tabelle aggiornate, che alleghiamo a questo articolo, delle analisi dei bilanci delle prime 270 società di capitali appartenenti al settore del caffè per il triennio 2017-2019. Tra questi dati, spiccano fra gli altri gli ottimi utili realizzati da Lavazza (+83,8%) e anche da Caffè Borbone che, con il +107,4%, li ha più che raddoppiati rispetto al 2018, come avevamo già scritto lo scorso gennaio attraverso i documenti ricevuti dalla holding Italmobiliare (quotata alla Borsa di Milano) che possiede la maggioranza della torrefazione di Caivano (Napoli): il 60 per cento. Il restante 40% di Caffè Borbone resta nelle mani del fondatore Massimo Renda che oggi è il presidente esecutivo della società campana.
di Giandomenico de Franco
In Italia il settore della lavorazione del caffè conta 1.016 aziende, delle quali 604 sono società di capitali, e 139 risultano in crescita.
Utili Lavazza e Caffè Borbone: dati positivi per tutto il settore
I ricavi cumulati registrano una lieve crescita del +0,8%, dove le regioni del Sud e delle Isole primeggiano con una variazione positiva del +5,4%, seguite dalle regioni del Nord Est con un incremento del +3,3%, mentre sono di segno opposto le regioni del Centro che flettono del -1,1%, e quelle del Nord Ovest in flessione del -1,8%.
L’analisi dell’andamento dei ricavi per classi di fatturato favorisce le torrefazioni con ricavi compresi tra 10 e 30 milioni di euro, in crescita del +3,4%, seguite, con una crescita del +0,5%, dalle torrefazioni con ricavi superiori ai 30 milioni di euro. Sono in controtendenza, -0,6%, le torrefazioni con ricavi inferiori ai 10 milioni di euro.
Il segno dei tempi si riflette nella crescita delle aziende, premiando quelle maggiormente focalizzate sulla produzione di cialde e capsule per caffè.
Ecce le quattro torrefazioni che hanno fatto registrare la crescita maggiore: nel 2019 sono state:
AZIENDA Ricavi 19/18 (var. %)
1 Ultramar Caffè Srl + 61%
2 Beyers Caffè Italia Srl +55,6%
3 Caffè Borbone Srl. + 27,5%
4 Le Piantagioni del Caffè Srl +18,3%
Da evidenziare anche la crescita di Neronobile Srl (+192%), al lordo dell’operazione di acquisizione e trasformazione che ha restituito un esercizio 2018 parziale, del retailer Verocaffè Italia Srl (+28,0%), e degli importatori di caffè verde S.I.Caf Srl (+34,5%), e Alkaff Srl (+22,5%).
Ebitda
Anche nel 2019 l’EBITDA complessivo cresce più dei ricavi, e fa segnare una performance del +2,7%, ma la forbice dei risultati tra le aree regionali si allarga; la marginalità nelle regioni del Sud e delle Isole cresce del +9,7%, seguite dalle regioni del Nord Ovest in aumento del +3,2%, mentre le regioni del Nord Est segnano una leggera flessione del -0,3%, ed infine chiudono le regioni del Centro in calo del -4,1%.
Aumentano gli utili Lavazza e Caffè Borbone
La crescita aggregata degli utili è stata del +31,1% nel 2019, per un controvalore complessivo di 254.847.000 euro.
Su questi hanno giocato un ruolo decisivo gli utili di Lavazza Spa, cresciuti del +83,8% nel 2019, che hanno portato il Piemonte a fare registrare l’utile medio più elevato, pari a 7 milioni di euro, e Caffè Borbone Srl che addirittura raddoppia con il +107,4%.
L’incidenza dell’utile sul fatturato si porta al 5% nel 2019, in deciso aumento rispetto al 3,9% del 2018.
Tuttavia le aziende che chiudono l’esercizio in utile passano da 232 nel 2018 a 228 nel 2019, mentre quelle in perdita passano da 28 a 34.
Indici di redditività
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2019 è stato del 6,8%, in flessione rispetto al 9,0% del 2018.
Il ROI, Return on Investment, è il risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato pari al 7,5% nel 2019, anch’esso in flessione rispetto al 9,6% del 2018.
Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 5,9% nel 2019, in flessione rispetto al 7,4% del 2018.
Ne segue una flessione anche per l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passato dal 14,0% del 2018 al 13,1% del 2019.
Rischio finanziario stabile
Nel 2019 il rapporto di indebitamento, o leverage, rimane stabile a 2,0, mentre cresce l’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato che passa dallo 0,5% del 2018 allo 0,8% del 2019.
La scheda sintetica di Competitive data
Competitive Data è una società specializzata nella realizzazione di ricerche di mercato e nella consulenza strategica di Marketing; i suoi servizi supportano le aziende nei processi di analisi, valutazione, e scelta, delle decisioni più efficaci e appropriate per crescere, in Italia e all’estero, attraverso una lettura intelligente dei dati, l’interpretazione dei risultati raggiunti, e l’impiego di metodologie tradizionali unite a quelle più innovative legate al mondo digitale.
Competitive Data è advisor della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in ambito pianificazione e sviluppo d’impresa, è iscritta nel registro del MISE per interventi in materia di innovazione aziendale, è fornitore ufficiale per l’Italia di Statista, portale leader mondiale nelle ricerche di mercato.